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13 mila persone sono in lista d’attesa per un deodorante

13 mila persone sono da mesi in fila (virtuale) per acquistare un deodorante da 18 dollari. Si chiama Rosy Pits ed è prodotto dal marchio di cosmesi ecobio Megababe. Ideatrice del brand è la nota modella plus size Katie Sturino, i cui look ispirati a quelli delle colleghe più scarne spopalano sui social. Pare che Rosy Pits sia un prodotto ottimo, con un packaging accativante, composto da soli ingredienti naturali e oggetto di recensioni a cinque stelle, «non userò mai più nessun altro dedorante», ha dichiarato una soddisfattissima utente. Eppure resta nient’altro che un deodorante stick.

Le waiting list abitano da sempre il mondo del fashion (le borse Birkin di Hermès ne hanno una permanente), la novità è che non sono più relegate ai soli oggetti di lusso. La lista per aggiudicarsi lo shampoo a secco di Verb’s conta 2 mila persone e sono più di 25 mila quelle che aspettano una boccetta di fondotinta The Ordinary. Il costo dei due prodotti messi insieme non supera i 40 dollari e nulla li differenzia da qualsiasi altro prodotto facilmente acquistabile in profumeria.

Il deodorante Rosy Pits, arrivato al sold out più velocemente dei biglietti per Beyoncé

Il punto è che, oggi, l’esclusività non riguarda tanto il prodotto quanto, piuttosto, ciò che questo rappresenta. Non più tanto vero insomma che ciò che desideriamo di più è quel che non possiamo avere, ma ciò che vogliamo di più è quello che gli altri esibiscono su Instagram. Aggiungiamoci l’odiernissima Fomo (“fear of missing out”, la paura di restare fuori dalle cose sulla bocca di tutti) e comprendere il perché la gente è disposta ad attendere per mesi un deodorante non è poi così difficile.

Lo sanno bene brand come Rouje (la linea di abbigliamento dell’ex modella Jeanne Damas) e MaisonCléo, il cui negozio online apre solo una volta a settimana per appena un’ora e mezzo. I vestiti di entrambi, neanche a dirlo, sono i più condivisi dalle It Girl di Instagram.