La vertiginosa ascesa dei costi da sostenere è dovuta all’intersecarsi di due fattori: da un lato l’aumento del numero di auto in circolazione (Pechino ha sette milioni e mezzo di guidatori, ossia in media una macchina ogni due abitanti); dall’altro la scarsità di strade in proporzione al traffico e quindi la necessità di costruire strutture che possano ospitare numerosi posti auto.
Fonte: Aecom Global Cities Institute
A tutto questo contribuisce anche la scarsa conoscenza della legge da parte dei cittadini cinesi: secondo il diritto di proprietà in Cina infatti, solamente se un acquirente decide di pagare a parte alcuni metri quadri extra sottoterra, dopo aver già comprato un appartamento, diventa proprietario di un posto auto all’interno del condominio. Altrimenti il garage è considerato uno spazio di proprietà comune a tutti gli inquilini.
(via)