Il prestigioso premio letterario britannico, che ogni anno sceglie il miglior titolo di narrativa scritto in inglese e pubblicato nel Regno Unito, ha reso pubblica la “longlist”, ovvero la lista di 13 libri che concorrono per ricevere il premio finale. Tra gli autori presenti ci sono anche il premio Nobel JM Coetzee, alle cui opere sono già stati riconosciuti due Booker Prize in passato. La presidente dei giurati Amanda Foreman ha già parlato di «un’annata molto eccitante», in cui spiccano libri «di qualità estremamente alta».
Poi, in ordine sparso, ci sono il romanzo di debutto di David Means, Hystopia, un’ucronia «in cui John F Kennedy non è stato assassinato e la guerra in Vietnam è continuata», ed Elizabeth Strout con il suo Mi chiamo Lucy Barton. L’editore vincitore della precedente edizione, Oneworld (che trionfò con Marlon James e il suo Breve storia di sette omicidi) quest’anno è in gara con The Sellout di Paul Beatty, per il Guardian «una riuscita satira dell’America postrazziale». Ci sono anche nomi di primo piano che sono stati esclusi dalla lista, tra i quali Don DeLillo, Jonathan Safran Foer, Ian McEwan, Julian Barnes ed Edna O’Brien.
Nelle immagini: il vincitore del 2015, Marlon James