Il solito gruzzolo di letture per il fine settimana, il momento in cui potete rilassarvi e gustarvi qualche articolo senza fretta. Oggi si parla del business delle sexcam rumene, il giornalismo sportivo “alto”, la storia di Mike Tyson. E molto altro.
Buona lettura.
“Understanding Syria: From Pre-Civil War to Post-Assad” – The Atlantic
Qui si spiega molto approfonditamente, ma in modo chiaro, com’è che la Siria è arrivata a questo punto.
“Mike” – The New York Review of Books
Joyce Carol Oates racconta la storia del peso massimo Mike Tyson, a partire dalla sua nuova autobiografia.
“Don’t You Dare Call Me A Hipster! I, Sir, Am A ‘Hep Cat'” – Npr
L’hipster prima dell’hipster: quando, durante gli “anni del jazz” (1930-1940) nacque la parola più abusata della contemporaneità.
“I spent a month living in a romanian sexcam studio” – Vice
Due cugini imprenditori (uno di loro socialista) si danno al business delle camere erotiche in Romania. La loro storia e quella di milioni di internauti.
“We who spoke LOLcat now speak Doge” – io9
Analisi linguistica sui meme e la nostra lingua, dai primordi dei LOLcats a Doge, tutto all’insegna del non rispetto per la grammatica.
“Inside the Rainbow Gulag: The Technicolor Rise and Fall of Lisa Frank” – Jezebel
L’incredibile lato oscuro dell’impero costruito da Lisa Frank su unicorni e simpatici orsetti.
“How books about sports got serious” – Financial Times
Da quando scrivere di sport è diventata una velleità letteraria? Simon Kuper e la storia del “tifoso illuminato” e delle sue letture, da quando Hemingway prese 30.000$ per 3.000 parole su una corrida fino a Nick Hornby.
“2013: On Being Offended” – Tiny Mix Tapes
Cosa abbiamo fatto su internet nell’ultimo anno? Ci siamo offesi.