Nel 1947 Kurt Vonnegut stipulò con sua moglie Jane, allora incinta del loro figlio, un contratto in cui prometteva di badare alle faccende di casa con precisione e abnegazione a patto che la partner, stanca e dolorante per la gravidanza, stesse a riposo e – soprattutto – «non rompresse le scatole, gridasse o disturbasse in qualsiasi modo» il compagno. Il bizzarro accordo conferma la genialità del vecchio Kurt anche nei momenti più intimi e privati, ed è stato pubblicato da Harper’s come estratto da Kurt Vonnegut: Letters, un libro di nuova uscita che raccoglie lettere e altri documenti del geniale scrittore Usa.
Tra le promesse contenute nel documento, per esempio, quella di «dare una pulita ai pavimenti del bagno e della cucina in un’ora e un giorno scelti da me» e di evitare di dire cose come «”Shit”, “Goddamn sonofabitch” e altre volgarità del genere poiché un tale linguaggio è esasperante da sentire in casa».
Qui potete leggere l’originale per intero. Ne vale la pena.