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Stiamo diventando più scemi? Del perché il QI si sta abbassando

Il QI degli europei si è abbassato di 14 punti negli ultimi 150 anni. Lo afferma il ricercatore londinese Edward Dutton che, nel documentario Demain, tous crétins? (trasmesso da Arte tv) ha affermato che «stiamo diventando più stupidi». Almeno stando alle sue ricerche, effettuate analizzando i risultati dei test dei cittadini di 34 paesi dal 1980 a oggi e riportate su Slate.

La ricerca di Dutton smentisce per la prima volta il cosiddetto Flyn Effect. La teoria secondo cui il QI degli occidentali, dopo esser cresciuto di circa 3 punti a decade nel ventesimo secolo, avrebbe dovuto continuare a farlo. Al contrario, non solo il nostro QI non è cresciuto ma è persino regredito. Di questo passo, dicono gli esperti, potremo perdere un altro punto e mezzo entro il 2050.

Riproduzione in cristallo del cervello umano alla mostra ‘Brain’, Londra, 27 Marzo 2018 (Photo by Dan Kitwood/Getty Images)

Il perché di questo instupidimento generale non è ancora chiaro. I più ottimisti credono sia colpa del test, perfetto per mettere alla prova l’intelligenza cristallizzata, quella che permette di imparare le cose e ricordarle a memoria, ma poco adatto all’odierna intelligenza fluida, che consiste nella capacità di usare la logica per risolvere i problemi.

Per altri invece il problema siamo proprio noi. Più scemi per colpa di quel che mangiamo, del modo in cui siamo cresciuti, dei giocattoli che avevamo da bambini. Infine, c’è chi crede che la mancanza di persone dall’alto QI sia colpa degli  stessi intelligenti, troppo dediti alla carriera e poco a riprodursi.