Attualità

Su SONA e la masturbazione femminile

Si dice che l'autoerotismo maschile e quello femminile siano diversi. Un nuovo sex toy dimostra che potrebbe essere solo questione di tecnica.

di Elena Stancanelli

I maschi si masturbano per placare la smania, le femmine perché è bello, soddisfacente e permette di scoprire cose nuove. Per questo le femmine tendono a masturbarsi di più e meglio con l’età, e i maschi di meno. Oltre al fatto che le erezioni sono un po’ come le ovulazioni: dopo una certa età è meglio non sprecarle. Grazie alle chiacchiere alcoliche tra amici e amiche sono arrivata a queste conclusioni. Vero, falso, statisticamente irrilevante… fate voi. Ma un fatto è inconfutabile: esiste una gran quantità di sex toy, molti dei quali eleganti e costosi, per femmine, e poca roba per i maschi. E non è questione di anatomia. Quindi la soluzione va trovata nelle implacabili leggi del mercato: ci sono moltissimi giocattoli erotici per donne perché le acquirenti sono soprattutto donne. Adulte e con disponibilità economiche medio alte. All’origine c’è Sex and the city, e in particolare la puntata in cui Charlotte cadeva preda di un morboso innamoramento per per il suo vibratore rabbit. Una volta scoperti, e sistemati su un piano simbolico “deluxe” – non da sfigate ma da emancipate, non per tristi e sole ma per organizzate e felici – quasi tutte ne abbiamo comprati e regalati alle amiche. Single, o in coppia. Coppie dove i sex toy vengono negati, o coppie in cui anche solo raccontarli diventa divertente, o dove si usano insieme.

E gli uomini? Prima dell’avvento del porno di massa, la rete e i siti gratuiti, che propongono l’infinita tassonomia del desiderio, in grado di aderire al millimetro alla nostra richiesta, degli uomini e del loro darsi piacere sapevamo solo cose grottesche. Le pippe sotto le coperte, le tasche bucate dei pantaloni e l’infinita, meravigliosissima, saga delle seghe di Portnoy: torsoli di mela, bottiglie vuote del latte, bistecche di fegato, calzini sporchi, mutandine della sorella… I giovani maschi, almeno per come erano stati raccontati, incantati dalla potenza fallica dell’adolescenza, si sfinivano cercando tutte le applicazioni possibili per il loro uccello, sbrigliando la fantasia come in nessuna altra attività della vita. Poi è arrivato internet, e tutto è cambiato. Siamo diventati più rozzi, arrivare a ogni cosa in un istante ci ha reso sazi e insieme insaziabili. Inconsistenti, nell’Innominabile attuale. Ma come si traduce l’inconsistenza sul piano fisico, qual è la versione virtuale dell’autoerotismo? Il porno on-line, certo. La stimolazione dell’immaginario attraverso corpi impossibili, ma anche il voyeurismo dei video amatoriali, il vintage di seni e pelurie ormai improponibili. Guardare. E altre assenze, corpi di lattice, chat erotiche, sexting. Abbiamo davvero rinunciato a umori, odori, sensazioni tattili, bistecche di fegato?

L’erotismo della mancanza stinge anche sulle nostre vite di relazione, facendoci sfuggire dalla complessità degli intrecci sentimentali tra esseri umani rompicoglioni quali siamo, a favore di empirei di vuota perfezione, sudoku di parole e ipotesi non realizzate? Dalle infinite variazioni su tema, recupero lo struggente Her di Spike Jonze, storia di un uomo ferito dall’amore che si innamora della voce di interfaccia del suo sistema operativo. Samantha (una Scarlett Johansson effettivamente irresistibile anche per voce sola), che lo capisce, lo ascolta, è sempre con lui. E una notte lo soddisfa anche sessualmente, soltanto sussurrandogli nell’auricolare.

Dunque, le donne. Vi sarà capitato di sentir dire che per le donne è diverso, e talvolta anche che le donne non si masturbano. Falso: le donne si masturbano, da sempre e in modo generoso. Ma è vero: è diverso. Perché è diversa la dinamica dell’orgasmo femminile. Quasi inutile ribadirlo, ma essendo tutto nascosto, è naturale che il percorso sia più misterioso. E poi l’orgasmo femminile è più modulato, ha origini multiple, si muove lungo il corpo in modo più eccentrico, talvolta indecifrabile. È diverso, ma nello stesso tempo non così diverso. Per esempio non è affatto vero che il piacere femminile sia indissolubilmente legato ai sentimenti, che necessiti di passione e soprattutto sia condizionato dall’identità del/la partner. Né, e lo dimostra con esattezza quel che sto per raccontare, che le donne abbiano bisogno di fantasie più di quante ne servano agli uomini.

Tra le differenze che abbiamo sempre supposto esistere tra uomini e donne, e in particolare tra la sessualità maschile e quella femminile, e in particolare tra l’autoerotismo maschile e quello femminile, c’era infatti, la maggiore o minore meccanicità. Gli uomini hanno orgasmi semplici, che possono essere ottenuti attraverso un movimento semplice, in qualsiasi circostanza. Al netto di un impedimento fisico di qualsiasi genere, gli uomini arrivano al risultato grazie a una serie di colpi ben assestati, chiunque sia ad assestarli. Le donne invece farebbero i conti con un erotismo più raffinato, a largo spettro, che si muove su più zone erogene, la più importante delle quali è il cervello. L’orgasmo femminile è il prodotto di stimolazione, più immaginazione, più empatia, più…

Poi è arrivato SONA, il nuovo prodigioso giocattolino di LELO. LELO è una fabbrica svedese di sex toy dal design elegantissimo. Dildi, vibratori, cock ring… il solito armamentario ma in versione chic. Per non parlare del packaging stile boudoir: rigorosamente nero, in scatole dai tanti ripostigli, ognuno dei quali nasconde involucri di seta, bustine di gel, istruzioni per l’uso. Una volta scartato, SONA appare come una pallina da golf schiacciata, con un beccuccio su un lato. Al tatto è irresistibile, è fresco e vellutato come un’arancia. Viene voglia di morderlo. E invece, una volta caricati, va soltanto poggiato sopra il clitoride e acceso. Farà tutto il resto, e questo a prescindere dal vostro umore, la posizione, la quantità di cibo o alcool ingerita. Ma a prescindere, soprattutto, da quello che state pensando.

Sona funziona, funziona benissimo. Tanto da costringerci a ripensare tutto: e se avessimo immaginato la masturbazione femminile – e in generale l’orgasmo femminile – come qualcosa di diverso, più complicato, misterioso, inafferrabile, semplicemente per mancanza di tecnica? Se il corpo delle donne si rivelasse semplice come quello degli uomini, una volta capito con esattezza che cosa fare?