Attualità

Le canzoni della settimana

Speciale 2011: le canzoni a commento dell'anno appena finito.

di Redazione

Come ogni domenica, ecco la playlist, in edizione speciale per cercare di includere i fatti più rilevanti dell’anno che si sta chiudendo.

Grateful Dead – Box of Rain: Se n’è andato uno degli uomini più influenti dell’ultimo decennio, lo ricordiamo con uno dei suoi dischi preferiti.

 

 

Bob Dylan – Silvio: C’è davvero bisogno di spiegare il perché?

 

 

Billy Idol – White Wedding: Il 29 aprile, a Westminster, si sposavano William e Kate Middleton. La cosa più divertente della giornata però fu il campionario di smorfie di una delle damigelle.

 

 

Tyler, The Creator – Yonkers: Nei primi sei mesi dell’anno, sicuramente il personaggio con più hype. Che però si è consumata in fretta. Esempio lampante del nuovo divismo americano.

 

 

Queen – Show Must Go On: Oltre alla celebrazione per i vent’anni dalla scomparsa di Freddie Mercury, questa la scegliamo in vista del 2012: il grande show della politica americana proseguirà con le primarie GOP e le elezioni presidenziali. Ah, ne parliamo anche sul prossimo numero.

 

 

Amy Winehouse – Rehab: Una delle più belle canzoni di una delle migliori voci contemporanee, anche lei scomparsa quest’anno. Per consolarvi potreste comprare il suo disco postumo, uscito poco tempo fa. Ci sono delle cover molto interessanti.

 

 

The Clash – Rock The Casbah: Forse questa canzone potrebbe essere foriera di implicazioni positive, per quanto riguarda la cosiddetta primavera araba. Lo è in parte, perché c’è ancora tantissimo da fare. Di positivo per ora, in questo Egitto, c’è proprio poco ad esempio. E per la Libia e la Tunisia stiamo ancora alla finestra. Per non parlare degli altri. La strada è lunga.

 

 

M83 – Midnight City: Semplicemente, la miglior canzone dell’anno secondo Pitchfork. Doveroso citarla qui. Anche l’album è bello, sapete.

 

 

Jay-Z & Kanye West – Otis: Le superstar del rap (ma ormai anche del pop) mondiale si sono unite per un disco tremendamente sbruffone e barocco, ma altrettanto potente.

 

 

Adele – Set Fire To The Rain: Forse il caso musicale dell’anno. Un disco solido. Senza snobismi né puzze sotto il naso, noi la citiamo, sperando anche che si riprenda presto da quel pasticcio alle corde vocali.

 

 

Cock Sparrer – Running Riot: Londra è bruciata effettivamente per qualche giorno, come dicevano i Clash, quest’estate, negli scontri che si sono poi diffusi a Birmingham e in altre città. Però i Clash li avevamo già usati, allora spazio a un’altra band dell’epoca.

 

 

Pink Floyd – Money: C’è crisi, tutto qui. Ci sarà ancora. Teniamo duro.