Attualità

Le canzoni della settimana

Le canzoni della settimana secondo Studio, per commentare in musica i fatti degli ultimi 7 giorni

di Redazione

Come ogni domenica, ecco la playlist.

 

Donna Summer – She Works Hard For The Money: Apertura dedicata – e non poteva essere altrimenti – alla Quenn of Disco, scomparsa pochi giorni fa, il 17 maggio, a Venice. Questo singolo è del 1983, il ritorno al successo dopo una flessione di fama e vendite all’inizio del decennio.

 

 

Beck – Loser: Vi abbiamo mostrato la copertina del numero 8 con Massimiliano Gioni, il pù giovane curatore della Biennale d’Arte di Venezia. Barbara Casavecchia racconta la sua corsa verso il successo, da quando, a ventiquattro anni, fumava troppe sigarette e cantava sempre questo ritornello.

 

 

The Tallest Man on Earth – 1904: Kristian Matsson è sempre più il nuovo Bob Dylan, detto con le dovute proporzioni. Tra non molto il cantautore svedese uscirà con il terzo album, e questa canzone è già “leakata” su youtube. Buon per noi, in attesa di There’s no leaving now.

 

 

Harry J. Allstars – The Liquidator: Al momento di compilare questa playlist la finale di Champions League non si è ancora giocata. Questo è l’inno che suona a Stamford Bridge al momento di scendere in campo e, non ce ne vogliano i tifosi bavaresi, segna una neta vittoria degl inglesi almeno dal punto di vista musicale.

 

 

David Byrne & Brian Eno – America Is Waiting: Finalmente Zuckerberg ha quotato in borsa Facebook. Il social network nato nel 2004 ha chiuso a 38 dollari l’azione, in leggera flessione. Questo pezzo è tratto invece dalla colonna sonora del film Wall Street del 1987.

 

 

Joey Ramone – What a Wonderful World: Undici anni fa moriva Joey Ramone, stroncato da un cancro. A fine maggio uscirà Ya Know, album postumo prodotto dal fratello, quindici tracce registrate a partire da demo e bootleg. Questa è la sua canzone più famosa da solista.

 

 

Ennio Morricone – C’era Una Volta In America: È partito il festival di Cannes, e sulla Croisette un gradito omaggio al cinema italiano con una proiezione director’s cut di C’era una volta in America. Anche la colonna sonora ha fatto la storia, firmata ovviamente da Morricone.