Attualità

La rassegna di Studio per il weekend

La fama ai tempi di Vine, la storia di una teoria cospiratoria che aiutò Hitler, il creatore dei "wearable", Asa Akira racconta Asa Akira. E molte altre storie da leggere con calma.

di Redazione

Nella vita è bello avere qualche certezza, vero? Anche noi di Studio, nel nostro piccolo, vogliamo aiutarvi proponendovi ogni sabato una manciata di belle letture da fare durante il fine settimana, o quando avete un attimo di respiro. Oggi parleremo dei meme su Drake, di una teoria cospirazionista che aiutò molto Hitler, di Asa Akira e la sua carriera nella pornografia e di una stranissima forma di fama nata con Vine.

Buona lettura.

 

“Phineas Gage, Neuroscience’s Most Famous Patient” – Slate

La verità al netto del mito su quella storia del tale col cranio bucato che divenne un’altra persona.

 

“Why the Smart Reading Device of the Future May Be … Paper” – Wired

La carta è spacciata, dicono molti. Ma se smettessimo di pensare al digitale e al cartaceo come due mondi concorrenti e cominciassimo a considerarli complementari?

 

“The Conspiracists” – The London Review of Books

Quando le teorie cospirazioniste, la propanda e la paranoia occupano la discussione storica: il caso del rogo del Reichstag che spianò la strada a Hitler.

 

“Meet the godfather of wearables” – The Verge

Maria Konnikova profila l’inventore della tecnologia-da-indossare, i wearable, Alex Pentland.

 

“Inside Asa Akira” – Slate

“Dentro” Asa Akira: Slate racconta l’autobiografia di una delle pornostar più famose degli ultimi anni, che ha una novità: non spara a zero contro l’industria.

 

“The Ever Increasing Size of Godzilla: Implications for Sexual Selection and Urine Production” – Deep Sea News

Un’analisi scientifica del gigantismo di Godzilla, film dopo film, fino alla risposta a tutte le vostre domande sulla vita sessuale del bestione.

 

“Votes for the future” – Aeon

Anche le democrazie più mature e funzionanti hanno un problema: non tengono conto del volere delle generazioni future. Sì, ma come potrebbero farlo? Così.

 

“Questo tizio filma la gente per strada” – Vice

Si chiama “Magcon” ed è l’ultima declinazione della fama nel mondo dei teenager dominato da social network e i video di Vince. Un carrozzone di pop star atipiche dalla vita molto breve.

 
 

Immagine: particolare della redazione parigina dell’International New York Times (Guillaume Belvèze)