Attualità

La rassegna di Studio per il weekend

Il segreto degli "eureka!", un dio molto particolare (si sta estinguendo) e una serie di interventi sui nuovi "peccati digitali": storie e riflessioni da gustare con calma.

di Redazione

Come ogni settimana la rassegna di Studio vi consiglia una serie di letture (e video!) da consumare con calma durante questo fine settimana ormai estivo. Si parla del peggior cameriere della storia, una popolazione dell’Alaska il cui dio è messo a repentaglio dal riscaldamento terrestre, la storia del pinguino della Penguin e molto altro. C’è anche un progetto interattivo sul nostro rapporto con la tecnologia da non perdere.

Buona lettura.

 

“Seven Digital Sins” – The Guardian

I “sette peccati digitali” delle nostre nuove vite super connesse in uno speciale del sito inglese.

 

“The Teen Whisperer” – The New Yorker

Chi è John Green, l’autore di The Fault In Our Stars, best seller che è appena diventato un film, che tiene un canale Youtube con suo fratello ed è, insomma, un idolo per milioni di teenager.

 

“What’s Lost as Handwriting Fades” – The New York Times

Sul presunto tramonto della scrittura a mano, che potrebbe in realtà non avverarsi mai per ragioni che hanno a che fare con il nostro cervello.

 

“The Awl and the Rise of Downtown Brooklyn” – Brooklyn Magazine

La storia di un edificio di Brooklyn che stava cadendo a pezzi e ora è diventato il cuore di una nuova zona, “DoBro”. Con intervista a Choire Sicha, co-fondatore di The Awl, che in quell’edificio è nato.

 

“When Global Warming Kills Your God” – The Atlantic

Una popolazione dell’Alaska, gli Yup’ik, che “venera” il salmone, e che ora è nei guai perché continua a pescarlo – secondo i loro dettami religiosi – anche se la legge glielo vieterebbe. Che fare quando il tuo dio si estingue?

 

“The Worst Waiter in History” – Priceonomics

La storia di Edsel Ford Fong, il cameriere più maleducato (e famoso) di New York.

 

“Where Do Eureka Moments Come From?” – NewYorker.com

Il segreto delle “epifanie” mentali, i momenti in cui abbiamo quell’idea geniale che tanto avevamo cercato.

 

“The Story Behind Penguin Books’ Beloved Bird” – Bloomberg Businessweek

Perché la casa editrice Penguin ha scelto proprio il pinguino per la sua identità?

 
 

Immagine: particolare della redazione parigina dell’International New York Times (Guillaume Belvèze)