Attualità

Il senso di Putin per la musica

San Pietroburgo ha chiuso l'inchiesta contro Madonna per "propaganda gay" (sì, in Russia è un'accusa). Ma a dicembre arriva il bello.

di Luigi De Biase

Pochi giorni fa il tribunale di San Pietroburgo ha interrotto l’inchiesta contro Madonna per “propaganda gay”. I fatti sono abbastanza noti, la cantante americana è stata in Russia alcuni mesi fa, si è presentata al concerto con una maglietta delle Pussy Riot e ha fatto un paio di mosse lesbo chic con le ballerine, tutto come da copione insomma. Ma la cosa non è piaciuta tanto al governo, Madonna è stata chiamata “p……” via twitter da un vicepremier e si è presa anche la denuncia da un’associazione di San Pietroburgo. Naturalmente i giudici devono avere mangiato la foglia, devono aver capito che una scelta diversa avrebbe portato pernacchie su scala globale, quindi hanno ben deciso di chiudere l’inchiesta.

Comunque le femmine e la musica rock restano uno dei problemi più grandi per le autorità russe, almeno a giudicare dall’impegno che ci mettono in queste genere di cose. Tutti ormai conoscono la storia delle Pussy Riot, nessuno le ha mai sentite suonare ma pare che facessero musica prima di entrare nella cattedrale più importante di Mosca e mettersi a suonare una canzone contro Putin.

Quei venti secondo di punk rock di fronte all’altare hanno scatenato una serie di eventi catastrofici, due di loro sono finite in carcere, una è uscita dopo due mesi, un’altra è dovuta fuggire all’estero per non essere arrestata e forse è quella che se la passa peggio, se è vero – come si dice – che si trova in Lituania. Madonna, Pussy Riot, che altro? Ecco, il bello viene adesso, perché a dicembre arriva in Russia Lady Gaga per un paio di concerti a Mosca a San Pietroburgo: grande attesa, grandi aspettative, ai russi a dire il vero non interessa molto, ma tutti gli altri staranno lì a guardare per vedere che cosa succede. Infondo è lo show biz, bellezza.