Attualità

Il numero 5 di Studio

Esce oggi il n.5 di Studio. In copertina il Trap e gli italiani all'estero. Ma c'è anche molto altro. Ecco cosa

di Redazione

Esce oggi nelle librerie e nelle edicole di tutta Italia il numero 5 di Studio con una cover story che racconta in modo “non convenzionale” gli “Italiani all’estero”. Cercando di tenerci lontani dalla retorica della “fuga dei cervelli” abbiamo raccolto storie e profili di personaggi che vivono serenamente al di fuori del nostro Paese, tenendo alta la bandiera dell’Italia senza rimpianti per ciò che hanno lasciato né rimorsi per quel che hanno trovato.

A firmare i Dispacci, i nostri editoriali iniziali, troviamo: Gianni Riotta che scrive un’analisi storica del ruolo del giornalismo italiano nella cultura del Paese, Claudio Cerasa che analizza le difficoltà di conciliare progressisti e moderati all’interno di un progetto politico unitario, Mariarosa MancusoFabrizio Goria.

In copertina il volto grintoso di un italiano vecchia maniera ma sempre attuale: Giovanni Trapattoni, espatriato per la prima volta 17 anni fa verso la Germania, oggi ultrasettantenne vincente dopo aver portato la nazionale di calcio irlandese agli europei, per la prima volta negli ultimi 24 anni. Vi raccontiamo vita e miracoli di un vagabondo del pallone, con un lungo profilo scritto da Cesare Alemanni. A seguire, le curiose vicende di due tipi di espatriati molto particolari: Michele Masneri intervista Benni Lai, il decano dei giornalisti inviati in Vaticano, una vita spesa nelle stanze del più piccolo stato del mondo a due passi da Trinità dei Monti; mentre Manuela Ravasio illustra l’evoluzione di una famiglia italiana molto particolare, i Togni, titolari dell’omonimo Circo, che hanno trovato l’Eldorado e un nuovo appassionatissimo seguito in Medio Oriente. Si prosegue poi con le storie di italiani che si sono rifatti una vita inventando una sorta di “fusion” tra cucina regionale emiliana e ricette tailandesi a Bangkok. Inoltre Barbara Casavecchia incontra per noi Giuseppe Gabellone, uno degli artisti italiani di maggior richiamo internazionale che oggi vive e lavora felicemente a Parigi. Infine, vi offriamo uno splendido e commovente estratto del prossimo romanzo di Francesco Pacifico che raccoglie in un’istantanea il “pianto ben coreografato” di una giovane italiana che cerca l’America a New York.

Oltre a questa ricca cover story, troverete come sempre altre storie e analisi a cui appassionarvi: Marco Ferrante, ideatore e conduttore della trasmissione Icone (Rai5) analizza per noi, a partire da una puntata del suo programma dedicata a Obama, i cambiamenti avvenuti negli ultimi 10 anni nella comunicazione politica, da Obama a Berlusconi passando per Renzi e Bersani. Un reportage di Tonia Mastrobuoni, giornalista economica de La Stampa, ci porta in Islanda per raccontare un paese che si sta lentamente risollevando dalla bancarotta di tre anni fa mentre un articolo di Anna Momigliano ripercorre le tappe della rivoluzione egiziana, analizzandole nel segno del potere militare che rischia in ultima istanza di essere il maggiore beneficiario del cambio di regime nel paese e un pezzo di Andrea Di Gennaro ci spiega perché, a vent’anni di distanza dalla scomparsa, Miles Davis resta un’icona di stile ineguagliabile e influentissima, non solo in fatto di musica ma anche di eleganza.

Le pagine patinate della sezione moda e design ospitano un lungo ritratto fotografico dell’attore parigino Clément Roussier, che il fotografo Ola Rindall e la nostra fashion editor Rossana Passalacqua ambientano nella luce naturale e caratteristica della capitale francese.

Siamo infine molto fieri di ospitare, come di consueto, un lungo racconto. Ancora più fieri in questo caso visto che si tratta di un’anticipazione esclusiva di quello che è probabilmente il romanzo americano più atteso dell’anno: Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan, vincitrice proprio con questo libro di Pulitzer Prize 2010 e National Book Award 2010, pubblicato in italia da minimum fax.

Per quanto riguarda le Rubriche: Cristiano De Majo ci scrive uno splendido saggio breve mettendo a confronto due tecniche autobiografiche a partire da due libri di interviste-biografia dedicati a David Foster Wallace e Maurizio Cattelan usciti di recente mentre Davide Giannella intervista per noi David Mellors, uno dei più grandi videoartisti del mondo, Federico Bernocchi incontra Randall Poster, l’uomo dietro ad alcune delle migliori colonne sonore degli ultimi 15 anni.