Attualità

Dieci pezzi che parlano d’amore

Una lista di pezzi selezionati che include due classici, un visual essay sul Kama Sutra, un racconto di Sally Rooney e, naturalmente, "Cat person".

di Studio

A girl holds a ballon with the lettering 'I love you' in front of the Colosseum in Rome on Valentine's Day on February 14, 2017. / AFP / FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

È San Valentino e convenzione sociale vuole che in questo periodo si parli d’amore. Ecco allora dieci pezzi che parlano d’amore e che, secondo noi, meritano di essere letti: longread e saggi brevi, racconti e reportage, una lista selezionata con cura che include due classici di Joan Didion e di Harper Lee, un visual essay ironico sul Kama Sutra, un racconto di Sally Rooney e il tanto discusso “Cat person”.

Child bride Bitter Southener 2018
Nell’Alabama degli anni Quaranta, una ragazzina di 12 anni fugge con un uomo – un uomo molto giovane, certo, ma pur sempre un adulto – per cui s’era presa una cotta estiva. I due si sposano, dura qualche settimana, ma quella ragazzina racconterà per tutta la vita quella storia, come una delle più belle cose che le siano mai capitate. Era amore? Era pedofilia? E, soprattutto, era una storia vera? A distanza di anni, il figlio di quella donna, lo scrittore Daniel Wallace, ha trovato delle risposte che cercava.

Cat personNew Yorker 2017
Un uomo di trentaquattro anni chiede il numero di cellulare a una ventenne. I due chattano, poi escono, poi fanno sesso ma è un disastro. Lei non vorrebbe farlo, eppure qualcosa la spinge a continuare fino alla fine. È il racconto di cui hanno parlato tutti, un paio di mesi fa e che ha reso famosa l’autrice, Kristen Roupenian, prima sconosciuta. Qualcuno ha provato a politicizzarlo, alla luce del movimento #MeToo, però resta un racconto di una brutta esperienza, descritta molto bene, dove ogni emozione è soppesata e descritta con piglio analitico.

You may want to marry my husbandNew York Times 2017
Il New York Times ha una serie di saggi personali brevi che si chiama “modern love” e che parla, appunto, di amore. Questo è uno dei saggi di cui s’è parlato di più. È una lettera aperta, scritta da Amy Krouse Rosenthal, pochi giorni prima di morire, alla futura moglie – perché lei si augura che ce ne sia una – di suo marito. È un articolo molto triste, ma anche molto tenero e ironico e pieno di speranza.

Mr SalaryGranta 2016
Due persone che s’incontrano dopo tanto tempo, a Dublino. Hanno due età diverse, due storie diverse e stanno vivendo due momenti molto diversi. Hanno condiviso qualcosa, questo lo si capisce subito, ma quanto piccolo (e importante) questo qualcosa sia stato lo si scopre soltanto dopo. Un bel racconto di Sally Rooney, il cui romanzo Parlarne tra amici è appena stato pubblicato in Italia da Einaudi.

 

 

Sex in Silicon Valley: are millennials better at free love?The Guardian 2016
Uno dei libri che parlano di sesso, amore e relazioni è Future Sex di Emily Witt, uscito negli Usa nel 2016 e pubblicato in Italia da minimum fax l’anno successivo. Questo è un estratto pubblicato dal Guardian, dove tra le altre cose si parla di poliamore come pratica a cui sarebbe meglio trovare un altro nome e di monogamia come scelta.

Romantic regimesAeon 2015
In Occidente pensiamo alle relazioni romantiche in termini di necessità e di diritti: se una persona non ci offre quello che cerchiamo (e ancora più se non ci rispetta!), la cosa “giusta” da fare è lasciarla. In Russia l’amore è visto come una forza sovrannaturale, che può, e forse deve, nuocere a cose ordinarie come obiettivi e dignità. Polina Aronson confronta questi due “regimi” romantici.

The married Kama SutraNew Yorker 2012
Esistono posizioni, tutt’altro che erotiche, che ogni coppia di lunga durata conosce bene. La posizione della lavastoviglie, per dire (lui mette i piatti, lei li rimette perché sono messi male). Una divertente gallery illustrata di quello che la convivenza fa all’eros. Cioè qualcosa di molto brutto.

Is arranged marriage really any worse than Craigslist? – New York 2005
Anita Jain era una ragazza emancipata: a 32 anni aveva studiato, viaggiato e scriveva per il Financial Times. Però i suoi genitori, che sono indiani e un po’ all’antica, volevano organizzarle un matrimonio combinato. Senza costrizione, eh, ma tanto le hanno rotto le scatole che Anita s’è trasferita in India per vedere come funzionavano le cose lì, dove le relazioni si decidono a tavolino. In fondo, che differenza c’è con l’online dating? Da questo articolo, uno dei primi longread di successo dedicati all’online dating, è stato tratto un libro. 

Marrying absurdSaturday Evening Post, 1967
Joan Didion racconta quello che descrive come il “merchandising” dei matrimoni a Las Vegas, dove tutto quello che serve per sposarsi è dichiarare di avere almeno diciotto anni e avere otto dollari in tasca. Sposarsi a Las Vegas non è soltanto una cosa che fanno le spogliarelliste ubriache e i loro clienti (per quanto casi del genere abbondino): Las Vegas è la destinazione di chi vorrebbe fare le cose nel modo giusto, ma non sa farlo. Questo breve saggio è apparso per la prima volta sul Saturday Evening Post e poi nella raccolta Verso Betlemme.

Love in other wordsVogue, 1961
Harper Lee aveva da poco pubblicato Il buio oltre la siepe (che fu un discreto successo ma che sarebbe esploso soltanto più tardi, con l’uscita del film con Gregory Peck), Harper-Lee era una giovane scrittrice di discreta fama, si diceva, quando Vogue pubblicò questo suo breve saggio sull’amore. Dove, spaziando dalla storia di Edoardo di Hannover al letto di un piccolo ospedale di provincia, Lee riflette sui paradossi e il potere dell’amore. Vogue ha messo il pezzo online nel 2016, per commemorare la scrittrice appena scomparsa.

 

Foto Getty (Filippo Monteforte)