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And the winner is…

Una serie di pareri a caldo sulle Nomination agli Oscar appena diramate dall'Academy

di Cesare Alemanni

Sono appena state diramate le nomination per i prossimi premi Oscar, gli 85esimi. Alcune rapide considerazioni e previsioni.

MIGLIOR FILM

Lincoln porterà a casa molti premi ma spero non quello di miglior film. È enfatico e verboso. È Spielberg al suo meglio (o peggio a seconda dei punti di vista).

Zero Dark Thirty della Bigelow è tecnicamente sensazionale ma mischia in modo davvero troppo subdolo le carte tra fiction esasperata e preteso realismo. Speravo non lo avrebbero nemmeno candidato ma ero ovviamente sicuro del contrario.

Holy Motors meritava la candidatura. Di sicuro più di Beasts of the southern wild e invece non è nemmeno nei nominati per Miglior film straniero. Bah.

Dipendesse da me, a Les Miserables non darei nemmeno il Trofeo Birra Moretti.

Amour vincerà (forse) come miglior film straniero ma non penso abbia la minima chance nella categoria principale.

In definitiva, credo che in ordine di probabilità la faccenda funzionerà così: Lincoln, Argo, Zero Dark Thirty, Vita di Pi.

MIGLIORE ATTORE

Non ho visto Silver Lining Playbook ma dubito (eufemismo) che Bradley Cooper possa aver fatto meglio di Joaquin Phoenix in The Master. Altrimenti Daniel Day Lewis vincerà il suo 2647esimo premio in carriera.

MIGLIOR ATTRICE

Anche in questo caso mi manca di vedere l’attrice di Silver Lining Playbook ma se dipendesse da me proporrei un ex-aequo tra Jessica Chastain (Zero Dark Thirty), Naomi Watts (The Impossible) ed Emanuelle Riva (Amour). C0n le ultime due un mezzo gradino più su. E invece vincerà la Chastain da sola.

MIGLIOR REGISTA

È la categoria che mi trova più in disaccordo con le nomination (non si può ignorare il lavoro svolto da Tarantino per tenere insieme i vari materiali di Django). Detto ciò spero vinca Haneke.

I GRANDI DELUSI

Skyfall ha cinque nomination ma nessuna “maggiore”, Cloud Atlas non ne ha nessuna tout-court (Colonna Sonora e Sceneggiatura non originale erano alla sua portata) così come Dark Knight Rises, giustamente punito per la sua semi-mediocrità. Delusi minori: The Impossible che pure è un film che funziona bene solo per metà (la prima, poi diventa un pastone sentimentale) avrebbe meritato un paio di nomination in più (sicuramente Effetti Speciali, per la miglior ricostruzione di un disastro naturale mai vista su schermo), Javier Bardem come anti-bond una nominatio l’avrebbe meritata. Moonrise Kingdom in relazione alle sue qualità ha raccolto davvero poco o nulla. Tarantino, come sopra. Questi sono solo i primi che mi vengono in mente.