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Tutti gli attacchi dell’Isis nel 2015

Abbiamo cominciato a conoscere l’Isis, a parlare dell’Isis, circa un anno e mezzo fa. In particolare la presa di Mosul, in Iraq, ha rappresentato il momento in cui il mondo ha preso coscienza dell’ascesa del Califfato, e quello in cui la sua campagna di distruzione ha cambiato passo.

La maggior parte degli attacchi dell Stato islamico si è concentrata in Iraq e Siria, e solo verso la fine del 2014 il Califfato ha colpito punti al di fuori di quell’area. Il Washington Post ha dedicato una mappa a tutti gli atti di terrorismo, solo alcuni dei quali suicidi, perpetrati dall’Isis nell’anno solare 2015, fino ad arrivare all’ultima strage di Parigi. Attacchi che, tutti insieme, hanno causato più di 800 vittime. Al di fuori di quello che può essere considerato il suo territorio, sono 21 le offensive che possono essere ricondotte all’Isis, tra cui le più recenti sono quelle di Beirut, in Libano, e l’abbattimento del Metrojet russo in Egitto. Come evidenziato dalla mappa del Post, l’Isis ha preso di mira soprattutto il Medio oriente, ma anche parte del Nord Africa e l’Afghanistan.

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I primi mesi di quest’anno hanno rappresentato la vera presa di potere dell’Isis, con la sfida ad al-Qaeda nello Yemen e l’accordo politico con Boko Haram, il gruppo fondamentalista islamico che opera in Nigeria. L’unico attacco sul suolo degli Stati Uniti è stato quello di Garland, in Texas, che tuttavia non è presente nella mappa non avendo causato alcuna vittima.