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Quanto costano gli Apple Store

Dal settembre 2005 a oggi Apple ha aperto 220 negozi mono marca in tutto il mondo. Una strada che Microsoft, IBM e Samsung (per citare solo tre elementi dell’agguerrita concorrenza) non hanno intrapreso. Perché? Non si tratta solo di differenti scelte commerciali: per la Mela gli store sono stati una scelta quasi ovvia, naturale – per quanto costosa.

Un Apple Store vende infatti prodotti Apple, una società che produce dispositivi “chiusi”, in cui software e hardware sono creati dalla casa madre stessa. Una particolarità che per anni è stata un handicap per l’azienda di Steve Jobs  ma che negli anni 2000 ha permesso di creare una filiera di produzione e vendita unica a monomarca: dall’ideazione alla promozione alla vendita, tutto in casa. Certo, Apple vende anche negli altri negozi ma non è un mistero che Jobs seguisse la creazione di questi enormi punti vendita di persona, passo per passo. Lo ha spiegato al New York Times Peter Bohlin, l’architetto dell’Apple Store di Manhattan (l’enorme cubo di vetro nella 5th Avenue, versione geek e trasparente della Kaaba della Mecca, per gli adoratori di Cupertino).

A stabilire l’importanza del settore store negli affari dell’azienda bastano i numeri: Apple ha circa 49 mila dipendenti in tutto il mondo; di tutti questi, più della metà, 26,500, sono impiegati nei 357 negozi della Mela sparsi in tutto il mondo. Un’enorma catena di vendita al dettaglio per la quale, ha calcolato il blog Asymco, la società ha speso 1,9 miliardi di dollari dal 2005 a oggi. Ogni store è costato finora 10 milioni di dollari tra progetto, costruzione, ristrutturazione e modifiche alla struttura. I più famosi è prestigiosi di questi sono stati progettati da Bohlin, il cui lavoro fu tanto apprezzato da Jobs da essere chiamato per progettare la  casa del fondatore dell’azienda. Quella dove pochi giorni fa è spirato.

(foto: Chris Hondros/Getty Images)