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Primarie anche in Israele

Nello stesso giorno in cui Gingrich e Romney si danno battaglia nello Stato della Florida, è tempo di primarie anche per il partito conservatore israeliano, aka il Likud. Ovviamente le primarie del Likud sono molto più semplici di quelle del Grand Old Party: un’unica tornata, in 500 seggi distribuiti in tutto il Paese (che ha più o meno lo stesso numero di abitanti della Lombardia), si vota dalle otto alle 22, i vertici del partito dicono che saranno in grado di annunciare il vincitore entro la mezzanotte.

Tutti i sondaggi fanno pensare a una vittoria netta dell’attuale segretario del partito, nonché primo ministro, Benjamin Netanyahu – anche se Netanyahu (soprannominato “Bibi” dai media) deve affrontare una crescente opposizione dalla destra del suo partito, vicina ai coloni, che con ogni probabilità voteranno in massa per il “loro” candidato Moshe Feiglin.

A breve si terranno le primarie anche del partito di centro Kadima (che ad oggi è il primo partito nel Parlamento, ma ha scelto di non prendere parte all’esecutivo). Qui la battaglia sarà molto più aperta: l’ex primo ministro Tzipi Livni (la delfina di Ariel Sharon) contro l’ex ministro della Difesa Shaul Mofaz.