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Newt Gingrich promette la Luna (letteralmente)

Se, come suggeriva Mario Cuomo, governatore di New York negli Anni Ottanta, “si fa campagna con la poesia ma si governa in prosa”, il repubblicano Newt Gingrich sta toccando vette liriche che si credevano inaccessibili. Secondo Talking Points Memo, infatti, il candidato avrebbe affermato: “Entro la fine del mio secondo mandato avremmo la nostra prima base permamenente sulla Luna, e sarà americana”.

Un obiettivo piuttosto ambizioso visto il contesto politico-economico che impone rigore nei conti e tagli drammatici ad alcuni servizi, anche a quelli indispensabili. La Nasa è già stata falcidiata – vedi la rottamazione del progetto Shuttle – ed è assai difficile immaginare gli Usa costruire un’insediamento lunare entro i prossimi otto anni. Ma anche questa è poesia.