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Come Netflix sfrutta la pirateria online

Come fa Netflix, il più noto portale di streaming a pagamento, a scegliere quali serie acquistare? Semplice: va sui siti di streaming pirata, e guarda quali sono i programmi più guardati. Lo ha candidamente raccontato Kelly Merryman, vice presidente della sezione Content Acquisition, in occasione del lancio di Netflix nei Paesi Bassi. Per esempio ha scelto di acquistare, per la sua edizione olandese, Prison Break, proprio perché è una serie “molto piratata” dagli olandesi, ha spiegato Merryman.

Insomma, da un lato Netflix, che insieme a Hulu è stato tra i pionieri dello streaming legale, si vede come un concorrente dei vari siti pirata che offrono contenuti, sia in streaming o in downlowad, illegalmente. Ma, dall’altro lato, riconosce anche che i siti pirata hanno una loro utilità: «Hanno creato la domanda», ha dichiarato l’amministratore delegato Reed Hastings in un’intervista con il sito olandese Tweakers (il video, però, è prevalentemente in inglese e potete vederlo qui).

Netflix è sbarcato nei Paesi Bassi la scorsa settimana, ed era già disponibile in Gran Bretagna, Irlanda, Norvegia, Svezia, Danimarca e Finlandia – con l’obiettivo di estendersi ad altre nazioni europee, ha detto Hastings. Conta in tutto il mondo oltre 29 milioni di utenti: nel primo trimestre del 2013 ha superato gli utenti dell’Hbo, emittente spesso sinonimo di “serie tv di qualità”, che di abbonati ne ha 28 milioni.

Fondata nel 1997, e originariamente concepita per rivendere contenuti già trasmessi su altre reti in Vhs e Dvd, ha cominciato a distribuire video on-demand via internet nel 2007. Recentemente, ha prodotto anche alcune serie originali, incluse House of Cards e la quarta stagione di Arrested Development.

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