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Il misterioso manoscritto medievale che ora è meno misterioso

Il manoscritto Voynich, dal nome del mercante di libri antichi polacco che lo rinvenne nel 1912, è un libro risalente al XV secolo che da ormai cento anni detiene un singolare primato, quello di testo più indecifrabile della Storia. Venduto da un’abbazia gesuita di Frascati a Wilfrid Voynich nei primi del Novecento, da allora il libro ha attraversato il mondo: è stato donato alla raccolta Beinecke dell’università di Yale alla fine degli anni Sessanta, ma nonostante i numerosi tentativi nessuno è riuscito a svelare il mistero del suo contenuto.

Il libro, diviso in quattro sezioni, è infatti scritto in un idioma sconosciuto e reca immagini di piante ed erbe mai viste, diagrammi di forma che ricorda quella di una stella e donne immerse in strane vasche piene di liquido nero. Dopo decenni in cui nessun esperto ha potuto dimostrare l’evidenza di un qualche senso all’interno del manoscritto, uno studio degli esperti di fisica teorica Marcelo Montemurro e Damian Zanette ha utilizzato meccanismi di analisi statistica digitale per associare le parole del libro a uno schema definito.

Ne è venuto fuori che la distribuzione delle parole è compatibile con quella rintracciabile nelle sequenze di linguaggio reale. Lo studio, in altre parole, secondo i ricercatori dimostrerebbe la presenza di un messaggio all’interno del testo, allontanando le ipotesi che negli anni hanno pensato allo scherzo di qualche letterato medievale o alla falsificazione.

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Nelle immagini: Villa Mondragone, nei pressi di Frascati, l’ex abbazia gesuita dove Voynich acquistò il libro; Una pagina del manoscritto