Cose che succedono | Attualità

La stampante 3D anti gravità

Sono mesi e anni molto interessanti per la rivoluzione nella stampa. Se le classiche stampanti 3D sono già entrate nell’immaginario collettivo e anche sfruttate per scopi più o meno nobili (armi: qui un documentario molto bello firmato Motherboard su Cody R. Wilson, il 25enne che ha deciso di stampasi fucili automatici da solo, come hobby e lavoro; e pizza: qui si spiega come la Nasa stia finanziando un progetto per stampare cibo, iniziando con la pizza), l’evoluzione non si sta fermando e procede anzi a ritmi vertiginosi.

Poco tempo fa vi avevamo parlato della penna 3D, che permetteva di disegnare – letteralmente – nell’aria, grazie a un materiale plastico che a contatto con l’aria si raffredda e solidifica immediatamente. Oggi il sito The Verge ha pubblicato un video dell’azienda Mataerial, che produce una sorta di penna a tre dimensioni così grande che diventa qualcosa di molto simile a un robot (braccio meccanico) per costruire strutture, mobili, scheletri, alti anche ben più di un metro. La “bocca” del braccio meccanico espelle una sorta di liquido denso, in realtà fatto di polimeri che immediatamente si solidificano rendendo il “tratto” disegnato solido e resistente alla forza di gravità (come vedrete nella presentazione, si possono creare strutture partendo da una parete e sviluppandosi in orizzontale, senza alcun supporto). Mataerial ha assicurato che cambiando i coloranti del composto liquido è possibile ottenere anche varianti di colori.

I fondatori di Mataerial, Petr Novikov e Saša Jokić dell’Institute for Advanced Architecture of Catalonia (IAAC), sottolineano l’importanza di una linea a tre dimensioni che può seguire curve e movimenti più complicati, a differenza di piani bidimensionali rigidi. Il brevetto del robot è tuttora in fase di approvazione.

 


 

(via)