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La psicoterapia che ha reso un uomo fan di Johnny Cash

Diventare fan di Johnny Cash è una cosa abbastanza comune. Ma diventarlo maniacalmente dopo una terapia condotta con elettrodi è molto più insolito. La comunità scientifica, infatti, si sta interrogando a proposito del caso di “Mister B”, un olandese di 58 anni che soffre di ansia e disordini ossessivo-compulsivi da quando aveva 13 anni.

Dopo i farmaci e la psicoterapia, Mister B aveva recentemente deciso di sottoporsi alla cosiddetta Dbs (deep brain stimulation, la stimolazione cerebrale profonda), una pratica medica nella quale degli elettrodi stimolano quella porzione del cervello che in gergo tecnico si chiama “nucleus accumbens” e si ritiene presiedere alla dipendenza e alla paura. Ha funzionato: i suoi sintomi sono progressivamente diminuiti. Allo stesso tempo, però, sono del tutto cambiati anche i suoi gusti musicali. O meglio, ne ha maturati di nuovi.

Prima dell’intervento chirurgico l’uomo ascoltava i Rolling Stones, ma dichiarava di non essere un grande amante della musica. Un anno e mezzo dopo l’operazione, invece, ha iniziato ad apprezzare le canzoni di Johnny Cash. E col tempo la sua passione per “the Man in Black” è diventata una vera e propria ossessione. Un’ossessione peraltro svanita nel momento in cui l’effetto degli elettrodi è terminato, perché la batteria che utilizzavano si era scaricata.

Queste circostanze hanno portato a ipotizzare un nesso causale diretto tra la nuova passione di Mister B e l’intervento da lui subito. In uno studio pubblicato su Frontiers in Behavioral Neuroscience, tre scienziati hanno sottolineato come le nuove preferenze musicali dell’uomo sembrino del tutto subordinate alla stimolazione del “nucleus accumbens”.

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