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Il controverso tunnel sottomarino di Istanbul

Il sogno pluricentenario del Sultano Abdülmecid I si è tradotto in realtà, il tunnel ferroviario sottomarino tra le due metà di Istanbul è stato aperto martedì 29 ottobre, dopo che l’idea fu introdotta nel 1860 dal tredicesimo regnante dell’Impero Ottomano.

I lavori per la costruzione della ferrovia sotto lo stretto del Bosforo erano iniziati nel 2004, ma la scoperta dei resti di una flotta bizantina in quel tratto di fondale provocò dei ritardi; furono 30 le navi trovate, il che rende il “cimitero” del Bosforo il più grande ritrovamento nautico riferito all’epoca medievale. Il tunnel, chiamato «Marmaray», è lungo in totale 13,6 chilometri, di cui 1,4 sotto il livello del mare, e l’inaugurazione, avvenuta il 29 ottobre, ha coinciso con il 90° anniversario della nascita della Repubblica di Turchia, nata nel 1923 con Mustafa Kemal Atatürk come Presidente.

Il Marmaray non è il più lungo tunnel ferroviario sottomarino ma il più profondo, arrivando a toccare i 58 metri sotto la superficie dell’acqua. È inoltre il primo tunnel a collegare due continenti, visto che dallo stretto del Bosforo, nel passaggio tra Mar Nero e Mar di Marmara, passa il confine meridionale tra Europa e Asia.

Tayyip Erdogan, che dal 1994 al 1998 è anche stato sindaco di Istanbul, è stato accusato dall’opposizione di aver pilotato i lavori di un progetto definito «faraonico» per finirli giusto in tempo per il marzo 2014, quando la città turca terrà le elezioni municipali. Infatti la linea ferroviaria, pur “inaugurata” ufficialmente, non è completata e non sarà operativa ancora per mesi. Il professor Murat Güvenç, a capo dell’Istituto di Urbanistica dell’Università di Sehir di Istanbul, si è detto preoccupato dalla mancanza di studi e previsioni riguardanti l’impatto socio-culturale dell’opera. Tayfun Kahraman, presidente dell’Associazione degli urbanisti turca, ha detto: «Ci sono domande serie a cui servono risposte serie», e ha ammesso che non si riesce a capire la ragione per un così grande gap di tempo tra inaugurazione e inizio del servizio.

Il tunnel, inoltre, non possiede un sistema elettronico di allarme anti-sismico; il Guardian riporta un’intervista a Rıza Behçet, uno degli ingegneri che hanno lavorato al progetto Marmaray, il quale ha dichiarato che non prenderà mai il nuovo treno sottomarino, e che non dovrebbe farlo nessun altro. Da parte sua, il governo turco ha incensato la linea come l’inizio di una «iron silk road» che ripristinerà gli antichi traffici via terra tra Occidente e Oriente, andando «da Londra a Pechino».

All’inaugurazione era presente anche il Primo Ministro giapponese Shinzo Abe: il Giappone ha investito circa un miliardo di dollari nel progetto, un quarto del costo totale dell’operazione. Quando tutto sarà operativo, dal Marmaray passeranno circa 75.000 persone all’ora in entrambe le direzioni, per un totale di un milione e mezzo di persone al giorno.