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Il 61% del traffico internet non è “umano”

Una celebre vignetta del New Yorker mostrava un cane davanti a un computer dire a un suo simile: «Su internet nessuno sa che sei un cane». L’opera, disegnata da Peter Steiner, uscì nel numero del 5 luglio 1993, agli albori della Rete, e divenne subito celebre, passando alla storia della cultura digitale per aver anticipato le possibile conseguenze dell’anonimato online.

A vent’anni da quella vignetta, sappiamo che il problema del web non sono i cani: sono i robot. L’anno scorso Incapsula, azienda che produce servizi anti-spam, ha pubblicato uno studio secondo il quale il 51% del traffico web era generato da bot, ovvero  software programmati per agire come normali utenti umani di internet. Questa settimana la società ha aggiornato il report per il 2013, scoprendo che la percentuale di traffico non umano è salita fino al 61%, aumentando del 10%, e “staccando” di fatto la controparte vivente nella battaglia per il traffico internet.

Di seguito un’infografica realizzata da Incapsula: