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Gli oggetti di Kurt Cobain

Nel 2008 Geoff Moore ricevette l’incarico di fotografare per la biografia illustrata di Charles R. Cross, uscita in in Italia con il titolo Cobain inedito, gli ultimi oggetti personali del cantante dei Nirvana, fotografie che vengono esposte solo oggi in una mostra intitolata “Endorsement—the unseen Cobain photos” alla KM Fine Arts di Los Angeles (fino al 26 marzo).

Intervistato da Slate, Moore dice che ogni oggetto, da un taccuino a un paio di scarpe, ci dice quanto Kurt fosse, oltre che un musicista, un artista totale  e che l’idea dietro la mostra è esattamente celebrare questa creatività multi-disciplinare. La stanza a temperatura controllata a Los Angeles dove erano chiusi sotto chiave a una prima occhiata, racconta Moore, sembrava un normale magazzino. C’erano due lunghi scaffali di casse, alcune scatole, una fila di custodie di chitarra  e un mucchio di dipinti impilati uno sull’altro: «Ma una volta aperte casse e scatole», dice Moore, «ci rendemmo subito conto che contenevano il suono, le parole, gli strumenti, e i tesori dell’uomo che aveva catturato una generazione». Un paio di giorni più tardi circa quaranta oggetti furono selezionati e trasportati in uno studio per essere fotografati.

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