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Esiste ancora la schiavitù? Questa mappa spiega dove

Il traffico di essere umani potrebbe essere erroneamente pensato come una pratica risalente alle pagine peggiori del passato. In realtà la schiavitù moderna è una piaga che ancora oggi nel mondo colpisce quotidianamente milioni di persone.

Il Dipartimento di Stato americano ha pubblicato un report che classifica i progressi internazionali nella lotta alla schiavitù, da cui è stata tratta questa mappa. Quest’anno a far parte della schiera dei Paesi meno virtuosi – Iran, Corea del nord, Cuba, Sudan – sono entrati anche Cina, Russia e Uzbekistan.

In Cina la politica del figlio unico e la preferenza per la prole maschile contribuiscono a creare un clima in cui prolifera il traffico di prostitute. Come recita il report, i «trafficanti reclutano ragazze e giovani donne, spesso provenienti da aree rurali della Cina, usando una combinazione di offerte di lavoro truffaldine, l’imposizione di enormi costi di viaggio e minacce di danni fisici ed economici per ottenere e mantenere i loro servizi di prostituzione».

In Russia invece – secondo le stime di David Abramowitz, vice presidente dell’Ong Humanity United – ci sarebbero 50.000 bambini costretti a prostituirsi. Nel Paese di Putin, peraltro, secondo gli stessi dati sarebbero un milione le persone costrette a condizioni di lavoro paragonabili alla schiavitù. Secondo un report di Human Rights Watch questi soprusi sarebbero stati rintracciati anche nei lavori di preparazione alle Olimpiadi invernali del 2014, che si terranno a Sochi, in cui gli operai verrebbero costretti a lavorare «turni di 12 ore, con un giorno libero al mese, la confisca del loro passaporto, con contratti di impiego negati e in strutture sovraffollate e non igieniche.»

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