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La tipografia urbanistica, fare un font con le immagini satellitari

Case, magazzini, complessi residenziali che fotografati dall’alto da un satellite somigliano a lettere: c’è una T (classica), una L (altrettanto normale) ma anche una B, una O e un’ambiziosa Z. Un intero alfabeto edilizio da leggere sulle mappe, che i due studenti dell’MIT Joey Lee e Benedikt Groß stanno cercando di finanziare su Kickstarter, dove devono arrivare a quota 10 mila dollari per creare il font.

Il video di presentazione realizzato dai due è particolarmente interessante perché spiega come Groß sia finito per interessarsi alla questione e abbia conosciuto Lee: il primo, allergico al cloro, ha sempre avuto una certa fascinazione con l’enorme numero di piscine visibili dall’aereo mentre si sorvola Los Angeles. Così ha cercato di capire quante piscine ci fossero nella metropoli, ha conosciuto Lee e insieme hanno finito per studiarne la forma, realizzando The Big Atlas of LA Pools, libro in cui tutte queste forme visibili dall’alto sono collezionate.

È così che per la prima volta hanno prestato attenzione alle forme riconoscibili nelle nostre mappe. Ora vogliono passare alla fase B: creare un font.

 

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