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Gli adolescenti vanno sempre meno su Facebook

Gli adolescenti vanno sempre meno su Facebook. A confermarlo è lo stesso CFO della società David Ebersman, anche se il dato circolava in via ufficiosa già da diversi mesi.

L’utilizzo di Facebook «tra i giovani è rimasto stabile nel secondo e nel terzo trimestre» del 2013, ha dichiarato Ebersman. Che poi però ha aggiunto: «Ma abbiamo notato un calo tra i teenager più giovani». Che cosa intenda esattamente il dirigente per «teenager più giovani» resta da chiarire, anche se il sito Mashable ipotizza che si tratti del target 13-17.

Secondo i dati del Pew research center, che lo scorso maggio ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla vita online degli adolescenti, nel 2012 ben il 94% dei teenager americani utilizzava Facebook. Dati più recenti però suggeriscono che negli ultimi mesi sia diminuito il numero di adolescenti che considerano Facebook il social network principale: nell’autunno del 2012 erano il 42%, a un anno di distanza sono appena il 23%. È più o meno stabile invece il numero dei teenager che hanno in Twitter il social network di riferimento, mentre è in netta ascesa Instagram.

Secondo alcuni osservatori, gli adolescenti stanno semplicemente “migrando” in luoghi meno frequentati da persone più anziane. E, soprattutto, dove mamma e papà non possono controllarli. Secondo dati del 2012, infatti, l’80% dei genitori che hanno una presenza su Twitter e Facebook è “amico” o “follower” dei figli.

Altri poi sostengono che gli adolescenti stanno diminuendo l’utilizzo dei social newtork sostituendoli, almeno in parte, con le chat: “Invece di stalkerare passivamente su Facebook persone che uno conosce appena”, gli adolescenti preferiscono “chattere in tempo reale con gli amici”, scrive Parmy Olson sul Guardian. Ad oggi WhatsApp ha 350 milioni di utenti attivi.

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