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Weinstein vuole fare un documentario su se stesso

Molti si stanno chiedendo che fine abbia fatto Harvey Weinstein. L’ondata di accuse contro di lui, inizialmente riportate da New Yorker e New York Times nell’ottobre del 2017, ha innescato il movimento #MeToo e costretto il produttore hollywoodiano a uscire dalle scene. Weinstein era stato costretto a lasciare la Weinstein Company, la società di produzione di cui era il co-fondatore. Però sta già pensando a un nuovo film: un documentario su se stesso. L’obiettivo, prevedibilmente, è riabilitare la sua immagine.

Lo riporta il New York Times. Secondo quanto riporta il quotidiano, il progetto è ancora nella fase di ideazione: Weinstein ha l’idea, e sta cercando un produttore (lui un produttore, evidentemente, non lo è più). Un suo rappresentante ha affermato che c’è un lunga lista di produttori che sembra lo abbiano contattato, per unirsi al progetto e raccontare il suo lato della vicenda. Fino ad ora, però, nessun rapporto di collaborazione è saltato fuori. Weinstein ha prodotto successi come Pulp FictionShakespeare in Love, ma, sostiene il quotidiano newyorchese, questo sarebbe «il suo film più impegnativo fino ad ora»

Per il momento il magnate è ancora in terapia al Gentle Path, in Arizona, dove deve concludere un trattamento per la dipendenza sessuale e la gestione della rabbia. La Weinstein Company aveva fatto sapere a fine febbraio di volere dichiarare bancarotta, poi però i vertici della compagnia hanno cambiato idea e adesso sono in cerca di un acquirente. All’inizio di marzo erano uscite indiscrezioni di una prossima acquisizione da parte di una cordata guidata da Maria Contreras-Sweet, però la scorsa settimana la Reuters ha riportato che i negoziati sono finiti nel nulla.