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Hanno risvegliato dei vermi sopravvissuti nel ghiaccio per 30mila anni

Un gruppo di scienziati ha risvegliato un gruppo di piccoli nematodi – tutti di sesso femminile – sopravvissuti per circa per 30mila anni nel permafrost siberiano, congelati e immobili. Come ha spiegato Sarah Laskow su Atlas Obscura, lo strato di ghiaccio delle aree polari contiene molti tipi di minuscole creature: batteri, alghe, lieviti, amebe, spore e semi di muschio. Dopo aver passato migliaia di anni nella parte più profonda dei ghiacci, questi frammenti di vita stanno venendo a galla: i poli si riscaldano, la superficie si scioglie e il permafrost si ammorbidisce. Già nel 2014, alcuni scienziati avevano scoperto un virus gigante chiamato Pithovirus, ancora vitale dopo 30mila anni.

In questo nuovo studio, pubblicato su Doklody Biological Sciences, gli scienziati raccontano come hanno analizzato 300 campioni di permafrost. Di questi, solo due campioni contenevano nematodi: uno proveniva dalla tana di uno scoiattolo, l’altro, di circa circa 42mila anni, da un altro deposito di permafrost vicino al fiume Alazeya. I campioni contenevano due diversi tipi di nematodi, chiamati Panagrolaimus detritophagus e Plectus parvus. Gli scienziati li hanno scongelati, e una volta “resuscitati” i vermi si sono subito dimostrati entusiasti di procedere con le loro vite, interrotte 30mila anni fa, muovendosi e mangiando.

Immagine Wellcome Collection/Cc by 4.0, disegno di un nematoda, 1792