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Gli uomini sono più gruppettari delle donne, dice uno studio

A convincerci del contrario sono stati tutti i teen movie che abbiamo guardato da adolescenti: credevamo fossero le ragazze – soprattutto le cheerleader, in effetti – a creare gruppi chiusi, stabili ed esclusivi. Quante volte abbiamo visto la scena delle quattro o cinque mean girls che si riuniscono adoranti intorno alla più bella e cattiva tra loro, impegnandosi a trattare male gli altri studenti per tutta durata del primo anno scolastico, e quelli a venire? A quanto pare, ha spiegato Vice, è tutto falso: che le donne siano più gruppettare degli uomini è un luogo comune da sfatare.

A scoprirlo è stato uno studio che, in realtà, non aveva nulla a che vedere con l’amicizia: la London School of Hygiene & Tropical Medicine ha recentemente svolto una ricerca per capire come le infezioni si diffondono nelle scuole. Per ottenere i risultati di cui avevano bisogno, gli studiosi hanno documentato il numero di persone con cui gli studenti sono entrati più comunemente in contatto, chiedendo a 460 di loro di nominare le sei persone che avevano frequentato di più, ogni giorno, per sei mesi. Per assicurarsi di avere un campione trasversale, si sono concentrati su quattro scuole con background socioeconomici diversi.

I dati hanno rivelato che i maschi tendono a frequentare lo stesso piccolo gruppo di persone ogni giorno, per mesi e mesi, mentre le ragazze hanno «gruppi di amicizia più ampi e più liberi». A quanto pare, quindi, l’amicizia femminile è più instabile e malleabile, mentre i maschi tendono a fare cricca, un’abitudine che non solo può rivelarsi claustrofobica per chi si trova all’interno del gruppo, ma rischia di ferire ed escludere chi rimane fuori.