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La Tate Modern celebra il film d’artista Manifesto

Si sta molto parlando di Manifesto, il film con un’unica e assoluta protagonista, Cate Blanchett, diretto dalla video artista Julian Rosefeldt e uscito da poco nelle sale italiane. Il film è stato girato a Berlino e dintorni in una dozzina di giorni, e sfrutta le immense doti di trasformista dell’attrice (basti pensare alla sua interpretazione di Bob Dylan in Io non sono qui di Todd Haynes). Blanchett recita in 13 ruoli diversi, interpretando ogni volta un personaggio che declama il testo di un manifesto culturale o politico (situazionismo, futurismo, suprematismo, comunismo, per fare degli esempi). Il film nasce in realtà come un’installazione video costituita da 12 schermi e solo successivamente è stato editato e trasformato in un film. Al Box Office Usa ha incassato 160 mila dollari .

A Milano, in questi giorni, è in programmazione al Beltrade, il piccolo cinema in Via Nino Oxilia 10,  mentre in Gran Bretagna sarà il portagonista di una grande serata alla Tate Britain, il 15 novembre. La proiezione, che verrà trasmessa in tutta la nazione, sarà seguita da una conversazione tra Cate Blanchett, Julian Rosenfeldt e l’editor Bobby Good e preceduta da uno speciale su alcune opere d’arte esposte alla Tate Modern, appartenenti alle correnti artistiche citate nel film.