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Il Guardian ha una pagina per le segnalazioni anonime e confidenziali

«Alcune delle più importanti storie pubblicate dal Guardian provengono da suggerimenti anonimi o confidenziali. Se hai qualcosa di delicato che vuoi condividere con noi, questo è il modo per entrare in contatto»: così si legge sulla pagina online del quotidiano britannico dedicata alle segnalazioni dei lettori che non vogliono divulgare la loro identità. Per condividere le proprie informazioni “delicate” è possibile scegliere tra due opzioni: la forma anonima, nella quale l’identità del mittente risulterà impossibile da rintracciare, e quella confidenziale, nella quale verrà invece rivelata soltanto ai redattori del Guardian, che avranno quindi il dovere di mantenere il segreto.

Una volta selezionato in che forma vuole inviare la sua segnalazione, il mittente può scegliere in che modo inviare il suo materiale, ovviamente a seconda di quello che ha intenzione di spedire al quotidiano. Può anche darsi, infatti, che si tratti di documenti fisici: carte, fotografie, o altro. In questo caso il Guardian suggerisce di inviare il tutto per posta, senza dimenticare di segnalare i pro e i contro di un tale procedimento. «Pro: se non vuoi incontrare un giornalista in carne ed ossa, resta il metodo migliore», «Contro: la posta rischia di essere sequestrata, esaminata o andare perduta».

In caso di segnalazioni in forma di documenti elettronici o ancora da scrivere (in questo caso occorre selezionare la voce «parole»), il Guardian suggerisce diverse modalità d’invio: SecureDrop, una mail criptata, messaggi dal cellulare (usando app come Signal e Threema). Ma il quotidiano suggerisce anche il più classico dei metodi: la telefonata. «Pro: non richiede nessun tipo di abilità tecnologica». «Contro: non sempre è facile verificare che la persona con cui stai parlando sia chi dice di essere».