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Nel dibattito di ieri, Trump ha seguito la Clinton in modo un po’ creepy

La parola inglese “creepy” non ha un esatto equivalente italiano: qualche dizionario dà “losco”, “pauroso”, “sospetto”, ma il campo semantico non è soltanto questo: una persona creepy spaventa, certo, ma mette anche profondamente a disagio. Sul The Cut del New York magazine di oggi è apparso un articolo dal titolo “Some Creepy Guy Kept Standing Right Behind Hillary Clinton at the Debate”: il «creepy guy» è, piuttosto ovviamente, Donald Trump, che nel dibattito di ieri alla Washington University di St. Louis ha fatto parlare di sé per un atteggiamento piuttosto inquietante.

Pur avendo dismesso parte della sua impresentabilità – cioè, a dirla meglio, avendo abbassato i toni e cercato di non interrompere troppo la sua avversaria Hillary Clinton – il miliardario newyorkese ha reagito agli interventi dell’ex first lady letteralmente seguendola sul palco, e assumendo una posa che appare molto rigida dietro di lei. Il fatto, avvenuto durante la prima metà del dibattito, non è passato inosservato: su Twitter diversi utenti hanno condiviso immagini di Trump chiamando in causa It Follows, il film horror in cui una ragazza dopo un incontro sessuale viene perseguitata da presenze soprannaturali che vogliono ucciderla.

Per Trump il dibattito è stato sostanzialmente positivo, considerando il livello emergenziale da cui partiva: poche ore prima il Washington Post aveva diffuso la sua registrazione del 2005 in cui commentava con un volgare e deciso sessismo il suo rapporto con le donne. Ma questo comportamento sul palco del dibattito non gli ha evitato di venire paragonato dal New York al «tizio di cui non riesci a liberarti in discoteca». E qualcuno l’ha addirittura accostato a Nosferatu.