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Le ragazze di Girls potrebbero davvero permettersi quelle case a New York?

Il Washington Post ha pubblicato un’inchiesta interattiva molto divertente sulle ambientazioni delle serie tra le più famose della storia della televisione, unite da un comune denominatore: avere una trama che si svolge per la maggior parte, o unicamente, in un appartamento a New York. Dagli anni Cinquanta a oggi, la Grande mela ha ospitato dozzine di produzioni che hanno segnato epoche della tv, da Seinfeld a Girls. Ma quanti dei personaggi che le hanno rese immortali abitavano in case, come dire, realistiche?

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Ad esempio l’appartamento di Seinfeld, un bilocale dell’Upper West Side all’incrocio tra la Centoventinovesima e l’Ottantunesima strada, diventato col passare degli anni una meta di turismo e pellegrinaggi, era noto all’interno della storia per essere rent-controlled, ovvero ad affitto controllato. Secondo i calcoli del Post, un appartamento di quelle dimensioni e in quella zona, negli anni Novanta doveva costare sui 1.500 dollari al mese, per cui «sembra sospetto che Seinfeld pagasse solo un terzo del prezzo medio», cioè 400 dollari. Venendo a Friends, il Washington Post parla direttamente di «una dannata bugia»: il trilocale «incredibilmente spazioso» di Monica, Chandler e Phoebe viene presentato dalla trama come a equo canone e subaffittato dalla nonna di Monica, ma è dubbio che un gruppo di ventenni ancora lontani dalla propria affermazione professionale potesse permettersi una casa di quel genere nel West Village, che al tempo costava già 4.500 dollari al mese.

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In tempi più recenti, ovviamente c’è Girls, la serie di (e con) Lena Dunham. La casa con due stanze da letto di Hannah Horvath a Greenpoint, Brooklyn, richiede un affitto mensile mediamente compreso tra 2.200 e 3000 dollari. Essendo la protagonista della serie prima disoccupata e poi giornalista freelance, il Washington Post inserisce la sua abitazione sul quadrante del piano cartesiano denominato «Fantasy». Unbreakable Kimmy Schmidt, la serie comica Netflix con Ellie Kemper, invece è decisamente spostata verso la «Reality»: il tugurio nel seminterrato in cui vive Kimmy potrebbe costare una cifra attorno ai duemila dollari ogni mese, ma rispecchia le storie di tante accomodation di fortuna che gli abitanti di New York conoscono bene.