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Lo Spotify cinese ha più successo dell’originale

Mentre Spotify è in perdita, il suo corrispettivo cinese QQ Music sembra funzionare, almeno secondo notizie provenienti dal Regno di Mezzo ripresi da Mashable. Questo tra le altre cose perché Tencent, la più grande compagnia di servizi digitali della Cina, parent company della piattaforma di streaming musicale, è anche proprietaria del popolarissimo social network Weibo e l’app di messaggistica istantanea WeChat; quest’ultima da sola conta più di 700 milioni di utenti attivi.

Tencent, grazie al suo potere negoziale dovuto a quanto appena specificato, ha saputo stipulare contratti vantaggiosi con le case discografiche; un passo decisivo dato che, in genere, per le società di streaming musicale i costi da pagare alle etichette costituiscono problemi insormontabili. Grazie alle sue dimensioni e alla sua penetrazione commerciale, Tencent ha indirizzato molti dei suoi clienti verso QQ Music, che oggi conta circa 400 milioni di utenti attivi al mese, quattro volte più numerosi rispetto a quelli Spotify (che invece perde 200 milioni di dollari americani l’anno).

Inoltre il servizio di streaming musicale offre, tra le altre cose, anche biglietti per i concerti, e di questo approccio a 360 gradi bisogna certamente tenere conto per capire il successo di QQ Music; per questa ragione altre piattaforme come Pandora e Apple Music stanno prendendo esempio, integrando le loro offerte.