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Per la prima volta, la “religione” più diffusa in Australia è l’ateismo

Sono usciti di recente i dati relativi all’ultimo censimento australiano. Uno dei numeri più interessanti, che ha incuriosito la stampa internazionale, riguarda l’identificazione religiosa. Per la prima volta nella storia, infatti, la religione più diffusa in Australia è l’ateismo, o più precisamente il non credere in alcuna religione: il 29 per cento degli australiani infatti hanno segnato la casella «nessuna religione», superando dunque di diversi punti percentuali quella che oggi è la seconda religione più diffusa nel Paese, cioè il cattolicesimo. Nel 2017 i cattolici sono il 22 per cento della popolazione australiana: nel censimento precedente, che risale a cinque anni fa, erano il 25 per cento, mentre gli atei erano il 22.

Come spesso accade con i dati, però, molto dipende da come li si legge. Se si raggruppano tutti i gruppi cristiani insieme (cattolici, protestanti, ortodossi, eccetera) si scopre che non soltanto il numero dei cristiani è molto più alto di quello degli atei, ma che rappresenta ancora più della metà della popolazione australiana: il 55 per cento infatti, riporta Slate, si identifica come cristiano. Un altro tema aperto al dibattito, poi, è quanto il non riconoscersi in alcuna religione implichi necessariamente essere atei o agnostici, o se invece la categoria non includa anche persone che magari hanno una forma di religiosità senza risconoscersi in una istituzione ufficiale. A questo sotto-gruppo nel 2016 ha dedicato un libro la teologa progressista Elizabeth Drescher, Choosing Our Religion: The Spiritual Lives of America’s Nones, che però si concentra sugli Stati Uniti, dove indaga il mondo di chi, nei sondaggi, si identifica come «nessuna religione» senza essere né ateo né agnostico.

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Secondo un sondaggio del centro Pew, che ha una divisione specificamente dedicata allo studio dei trend religiosi, le persone che non si riconoscono in alcuna religione sono 1,2 miliardi in tutto il mondo, ovvero il 16 per cento della popolazione globale. Questo fa di loro il terzo gruppo, per affiliazione religiosa, più grande del mondo, dopo i cristiani (2,3 miliardi, circa il 30 per cento della popolazione mondiale) e i musulmani, che sono 1,8 miliardi e rappresentano il 24 per cento dell’umanità. Una rilevazione di Gallup ha provato però a mappare le nazioni meno religiose del pianeta. Tra le prime cinque, non figura l’Australia: sono Cina, Giappone, Estonia, Svezia e Norvegia. Tuttavia va fatto notare che i dati risalgono al censimento precedente, quando in Australia il gruppo più numeroso era ancora rappresentato dai cattolici.