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Ci sono centinaia di app per diventare dei veri comunisti cinesi

Ci sono continui segnali del fatto che la Cina abbia accettato la sfida delle nuove tecnologie. Le politiche di sviluppo del Paese di focalizzano sull’intelligenza artificiale, mentre i leader manifestano una continua attenzione alle applicazioni della tecnologia in ogni i campo, compreso quelli in cui sarà necessario interagire con le emozioni umane. Viene da chiedersi se la svolta tech cinese metta a rischio la sopravvivenza di un regime autoritario, o se, al contrario, possa rendere più stretto il controllo sulla popolazione. Un indizio potrebbe arrivare dalle centinaia di applicazioni che servono a plasmare “comunisti modello”. In questo articolo, scritto in occasione del 19esimo Congresso del Partito comunista cinese,  Quartz le descrive come tutte più o meno simili, destinate alle tante associazioni o ramificazioni del partito nei settori della vita organizzata.

Smart Red Cloud, ad esempio, sviluppata dall’università di Chengdu, usa l’intelligenza artificiale per educare e valutare gli utenti che la scaricano dagli store Apple e Android. Le sue funzioni comprendono tutorial ideologici, chat tra affiliati e notifiche per ogni evento del partito. Liang Lihua, a capo della startup universitaria che l’ha sviluppata, dice a Quartz che in questo modo sarà possibile raccogliere anche informazioni personali, riguardanti la storia familiare, l’esperienza lavorativa e i movimenti online, utili in quanto internet «è strettamente legato alle abitudini quotidiane». L’applicazione è anche in grado di compilare un profilo che indichi l’orientamento politico dell’utilizzatore, stabilendo, ad esempio, se è un riformista o un conservatore, in qualche modo facendo le veci dei vecchi meeting di partito, dove i funzionari parlavano in pubblico.

Secondo Liang sono due milioni gli utenti che hanno installato Smart Red Cloud sul proprio telefono. Anche l’azienda Hua Yu è specializzata nello sviluppo di applicazioni “ideologiche” scaricate su 6 milioni di smartphone. Hua Yu ha venduto il suo prodotto a centinaia di clienti, dalle aziende statali, che lo utilizzano per organizzare meeting interni, alle diramazioni locali del partito, in modo da connettere i membri disseminati nelle campagne. Ora Hua Yu sta testando un bot per rispondere automaticamente ai dilemmi ideologici degli utenti, mentre un’AI per la profilazione è ancora giudicata uno strumento “troppo sensibile” dai capi dell’azienda, almeno per adesso.

 

 

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