Cose che succedono | Attualità

La Fanta ha origini naziste

La Fanta può piacere o non piacere, ma non tutti sanno che ha un imbarazzante passato nazista. Lo racconta su Atlas Obscura il giornalista Matt Blitz, che cita come fonti principali due libri, For God, Country, and Coca-Cola di Mark Pendergrast e Fizz: How Soda Shook Up the World di Tristan Donovan. È una storia che inizia nella Germania del 1929, quando la Coca-Cola Company aprì una filiale in Germania che produceva, appunto, la Coca-Cola. Hitler, come tutti sanno, avrebbe preso il potere qualche anno più tardi e in un primo momento la produzione di Coca-Cola proseguì all’interno del Terzo Reich, ma le cose cambiarono, improvvisamente, nel 1940: «L’entrata in guerra degli Stati Uniti significava che le società americane dovevano immediatamente cessare ogni business con il nemico. In più il governo tedesco minacciava di confiscare le aziende di “proprietà nemica”», si legge nell’articolo. Dunque il quartiere generale della Coca-Cola Company ad Atlanta «tagliò le comunicazioni» con la sua filiale tedesca e interruppe l’esportazione del suo leggendario sciroppo, l’ingrediente segreto della bibita.

advertising, beverages, Fanta, advertisement, 1950, photo: Coca Cola Comp., Essen, Germany, slogan: "Fanta refreshes", slogans,La filiale tedesca, che si chiamava Coca-Cola GmbH, si trovò improvvisamente da sola, isolata dalla casa madre e incapace di produrre quello che era abituata a produrre. Però l’amministratore delegato Max Keith era determinato a tenerla aperta. Dunque, decise di inventarsi un’altra bevanda: «Lavorando con dei chimici, Keith mise insieme una ricetta compatibile con il razionamento dell’economia di guerra. Era praticamente un insieme di avanzi: bucce di frutta, fibre e polpa di mela, zucchero di barbabietola e siero di latte avanzato dalla produzione di formaggio», scrive Blitz. Il nome fu suggerito da uno degli addetti alle vendite, tale Joe Knipp: “Fanta”, un’abbreviazione per la parola tedesca “Fantasie”, fantasia. Il nuovo prodotto ebbe successo, del resto Keith era in buoni rapporti con il Reich: «Senza dubbio era un collaborazionista, ma non era un membro del partito nazista», ha detto Pendergrast, l’autore di For God, Country, and Coca-Cola.

Con la fine della guerra, fu sospesa la produzione di Fanta. La Coca-Cola Company però decise di riproporla nel 1955, ma con una ricetta diversa: una bevanda aromatizzata all’arancia, non più fatta con scarti di frutta varia. Il primo Paese in cui fu lanciata però non fu la Germania, bensì l’Italia. Tre anni più tardi, nel 1958, la Fanta arrivò anche negli Usa.