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New York scopre la bagna cauda

Nell’ultimo numero del New York magazine, la sezione “Trendlet”, votata ai trend culinari della metropoli americana, è dedicata a un piatto italiano, la bagna cauda. Nata, come molti altri elementi della nostra tradizione alimentare, come piatto povero preparato dai contadini delle campagne del Piemonte, oggi l’intingolo a base di acciughe, aglio e olio ha conquistato palcoscenici molto gourmet, finendo spesso reinterpretato.

È ciò che accade, spiega il New York, al ristorante Rider di Williamsburg, dove lo chef Patrick Connolly usa un burro fatto con la bagna cauda per tostare le baguette che usa per il suo French dip, o al prestigioso fusion asiatico-italiano Momofuku Nishi di Chelsea, dove il guru gastronomico David Chang (co-fondatore, tra le altre cose, del periodico Lucky Peach) la rivisita usando foglie intere di lattuga romana, noci tostate, tamarindo e peperoncino tailandese. A testimonianza della nuova fama goduta dal piatto tipico piemontese c’è anche un “Bagna cauda day”, istituito ad Asti – la capitale della preparazione della salsa – quattro anni fa che lo scorso novembre ha ricevuto entusiastiche adesioni da più di cento ristoranti mondiali (tra cui diversi newyorkesi).