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L’uomo convinto di aver già vissuto le notizie del giorno

Il giornale scientifico Cortex ha appena pubblicato un articolo in cui si parla del caso di un uomo australiano affetto da una condizione molto particolare: “EN”, con le iniziali con cui è chiamato nel paper, è convinto di aver già visto accadere tutti gli avvenimenti di un determinato giorno, come se i telegiornali mandassero in onda repliche di fatti già avvenuti. Gli autori della ricerca hanno incontrato l’uomo nel 2005, quando aveva 38 anni; nel 1994, EN aveva subito un pesante infortunio alla testa cadendo da una scogliera, e dopo quell’evento aveva passato quattro mesi in ospedale. Da quel momento, la sua vita non era più stata la stessa: non era mai tornato a lavorare, e viveva in casa col padre.

Proprio il padre aveva convinto EN a rivolgersi a degli specialisti, seccato dai commenti del figlio quando i due si sedevano insieme davanti alla tv: una volta, durante una partita di cricket, il figlio disse: «So già chi vince ma non te lo dirò, non voglio rovinarti la sorpresa». Parlando con i neuropsichiatri, la prospettiva dell’uomo divenne chiara: era d’accordo nel sostenere che alcuni eventi – l’11 settembre, gli attentati alla metropolitana di Londra – erano accaduti una volta sola, ma quella volta era il 1994, quando lui si trovava nella sua stanza di ospedale. Ma c’è anche un’altra spiegazione: il centro di cura si trovava a Sydney, una città molto più grande della sua cittadina di campagna: era piuttosto evidente che l’attualità, nella capitale australiana, potesse essere anni avanti rispetto a quella del paesino. A Martha Turner, oggi neuroscienziata dell’University College di Londra, aveva esclamato, vedendo lo tsunami che ha colpito il sud-est asiatico nel 2004: «È successo quand’ero in ospedale a Sydney! Finalmente ci stiamo rimettendo al passo!».

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Tra il 1994 e il presente del 2005, EN non ricordava assolutamente nulla: era successo tutto durante la sua degenza ospedaliera. In sostanza, il paziente viveva in un déjà vu perenne, una condizione patologica che gli psichiatri chiamano “déjà vécu”. Le persone che ne soffrono «credono genuinamente di aver vissuto il momento attuale in qualche punto temporale del passato», scrivono gli autori del paper su Cortex. Un altro paziente, AKP, diceva al suo dottore che quando usciva a passeggiare la mattina vedeva sempre gli stessi automobilisti passare negli stessi punti alla stessa identica ora. Un altro ancora, MA, era convintissimo di poter predire il futuro corso degli eventi. La novità rappresentata dal caso di EN, spiega il team di ricerca, è che è applicato soltanto agli eventi del giorno: l’uomo ricorda e fissa correttamente nel tempo gli eventi personali e quelli della famiglia e degli amici. Questo, suggerisce il paper, potrebbe significare che il cervello umano distingue in qualche modo la memoria personale da quella collettiva.