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I semifinalisti del Man Booker Prize 2016

Il prestigioso premio letterario britannico, che ogni anno sceglie il miglior titolo di narrativa scritto in inglese e pubblicato nel Regno Unito, ha reso pubblica la “longlist”, ovvero la lista di 13 libri che concorrono per ricevere il premio finale. Tra gli autori presenti ci sono anche il premio Nobel JM Coetzee, alle cui opere sono già stati riconosciuti due Booker Prize in passato. La presidente dei giurati Amanda Foreman ha già parlato di «un’annata molto eccitante», in cui spiccano libri «di qualità estremamente alta».

hisIn totale, alla longlist sono arrivati quattro autori americani e sette britannici, di cui sei donne e sette uomini. Uno dei casi di quest’anno è un thriller pubblicato l’anno scorso da un editore indipendente scozzese, His Bloody Project, definito dal critico letterario Jake Kerridge «una vera scatola di trucchi, un giallo veramente ingegnoso dotati di strati molteplici e confusi quanto una scala di Escher». Coetzee è invece in gara con The Schooldays of Jesus, il sequel del suo romanzo del 2013 The Childhood of Jesus, una sorta di rivisitazione kafkiana della Natività.

Poi, in ordine sparso, ci sono il romanzo di debutto di David Means, Hystopia, un’ucronia «in cui John F Kennedy non è stato assassinato e la guerra in Vietnam è continuata», ed Elizabeth Strout con il suo Mi chiamo Lucy Barton. L’editore vincitore della precedente edizione, Oneworld (che trionfò con Marlon James e il suo Breve storia di sette omicidi) quest’anno è in gara con The Sellout di Paul Beatty, per il Guardian «una riuscita satira dell’America postrazziale». Ci sono anche nomi di primo piano che sono stati esclusi dalla lista, tra i quali Don DeLillo, Jonathan Safran Foer, Ian McEwan, Julian Barnes ed Edna O’Brien.

Nelle immagini: il vincitore del 2015, Marlon James