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Questo video è la prova che su Instagram facciamo tutti la stessa foto

Ormai è difficile pensare a un viaggio o a una vacanza senza che nella nostra mente si materializzi l’idea delle immagini frammentate che pubblicheremo su Instagram, in forma di Stories, video o fotografie. La condivisione delle immagini delle nostre escursioni ha i suoi pro e i suoi contro: genera invidia in chi è rimasto a casa, accresce la frustrazione di chi non può permettersi viaggi intercontinentali o soggiorni in hotel lussuosi, trasforma momenti di contemplazione o relax in sessioni di shooting violento, fornisce a tutti, democraticamente, la possibilità di penetrare in parti del mondo che non ha ancora visto e chissà se vedrà mai, osservandole dal punto di vista di viaggiatori amici o sconosciuti. Una specie di National Geographic amatoriale e gratuito, alla scoperta degli scenari mozzafiato, dei tesori dell’arte e delle meraviglie della natura.

Peccato che, come dimostra questo video pubblicato da Gizmodo, noi esseri umani siamo molto più noiosi di quanto crediamo. Per il suo progetto Instravel – A Photogenic Mass Tourism ExperienceOliver KMIA ha riunito tutte le foto simili scattate dagli utenti di Instagram di tutto il mondo. L’effetto è abbastanza impressionante: nella reiterazione in decine e decine di versioni, gli atteggiamenti coi quali tendiamo a condividere e catturare un’esperienza (la foto-illusione ottica con la torre di Pisa sul cono gelato, quella con passaporto in mano, l’ala dell’aereo, la Route 66, il selfie nello specchietto del finestrino) si rivelano in tutta la loro natura rituale, che appiattisce persone e scenari in un eterno deja-vù.