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Il piano di Elon Musk per conquistare Marte

Se Kubrick aveva immaginato di colonizzare l’universo, partendo dalla Luna per poi arrivare a Giove e, potenzialmente oltre, Elon Musk ha un piano concreto per portare l’umanità su Marte, e lo ha rivelato ieri. Il co-fondatore di PayPal, Ceo di Tesla Motors e SpaceX ha infatti annunciato che in breve tempo una navicella spaziale potrà arrivare sul Pianeta rosso e, da quel momento, le persone vi si insedieranno per vivere come su una seconda Terra.

Come riporta The Verge, l’Interplanetary Transport System – il nome del sistema che sta alla base del progetto di Musk – prevede un razzo e una navicella, che probabilmente verrà chiamata Heart of Gold, riprendendo Guida galattica per gli autostoppisti. L’idea è quella di inviare su Marte circa cento persone per volta, ma la speranza è quella di aumentare il numero fino a duecento per rendere il “biglietto” più economico, facendolo scendere a 200 mila dollari. La durata del viaggio varierà in base all’avanzamento della tecnologia nel prossimo futuro, ma dovrebbe oscillare tra gli 80 e i 150 giorni. Se il viaggio sembra lungo, però, non c’è da disperarsi: Musk ha promesso un sistema di intrattenimento fatto di film, giochi e un ristorante a bordo delle sue navicelle.

mars

Ovviamente la spedizione non è semplice, sia per quanto riguarda il funzionamento stesso della navicella sia per le complicanze pratiche che seguiranno all’approdo su Marte. Il sistema, che è attualmente in fase di sviluppo al Kennedy Space Center di Cape Canaveral in Florida, funzionerà così: una volta che Heart of Gold sarà spedita in orbita, il razzo si staccherà per tornare sulla Terra nel giro di venti minuti. Dopo essere riatterrato, verrà caricato con una cisterna di propellente che rifornirà la navicella in orbita. Una volta giunta su Marte, la navicella sarà usata dai passeggeri come colonia: il team di Musk stima ci vorranno dai 40 ai 100 anni per arrivare a una civiltà autosufficiente sul pianeta.

Restano aperte alcune questioni: ad esempio, dove vivranno e come mangeranno le persone? E soprattutto, come faranno gli astronauti a vivere senza gravità? A questo Musk non ha risposto, limitandosi a minimizzare le preoccupazioni riguardanti le radiazioni solari, che potrebbero causare malattie cardiovascolari (e non solo): «La questione delle radiazioni viene tirata fuori spesso, ma non è un vero problema. Implica qualche probabilità in più di avere il cancro, quindi ci sarà qualche forma di protezione» ha detto Musk.

Incredibile a dirsi, le persone saranno libere di tornare indietro, anche se questa opzione probabilmente non sarà disponibile per i pionieri della spedizione: «Stiamo cercando di fare in modo che tutti possano essere in grado di partire, magari con qualche giorno di formazione. Ma il rischio di incidenti fatali è molto alto e gli astronauti devono essere preparati a morire», ha dovuto ammettere Musk.