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Il film scomparso di Paul Newman è stato ritrovato

C’è un film diretto da Paul Newman che non avete mai visto. È un adattamento dell’opera teatrale di Cechov I danni del tabacco ed è rimasto nascosto per circa cinquant’anni, finché Allan Jalon di Forward ha conosciuto l’unica persona che ne ha ancora una copia.

Il cortometraggio, che dovrebbe andare in onda sul canale americano Turner Classic Movies all’inizio del prossimo anno, dura circa 25 minuti e il protagonista è interpretato da Michael Strong, un attore semi-sconosciuto – ma amato dai registi, in particolare modo da Elia Kazan – che Newman notò mentre si esibiva nello stesso monologo all’Actors Studio di New York nel 1959.

Il film fu proiettato una sola volta nel 1962, ma poi nessuno ne ha più saputo niente, finché Jalon lo ha chiesto a Jack Garfein, direttore, produttore e sopravvissuto dell’Olocausto, nonché amico di Newman. Garfein ha l’unica copia ancora esistente di quel film, resa in dvd grazie alle pressioni della moglie Natalia Repolovsky che lo aveva ritrovato per caso nella casa parigina del marito e lo aveva convinto a rivederlo.

newman film tabacco

In realtà, come spiega Garfein su Forward, Paul Newman tolse il suo nome dal film per motivi poco chiari: secondo alcuni era deluso dal risultato, secondo altri la moglie Joanne Woodward l’aveva convinto a tenerlo nascosto. Per Garfein, invece, semplicemente non aveva trovato qualcuno che lo distribuisse: «Rispetto l’opinione di Paul, non l’ho guardato perché se lui pensava che fosse deludente forse avrei dovuto pensarlo anche io», ha detto.

In realtà, dopo averlo visto con la moglie, «siamo rimasti in silenzio. Sapevo che né io né Paul avremmo avuto ragione a essere stati delusi», ha detto Garfein.  Prima della realizzazione del film, molti amici avevano ammonito Newman circa le difficoltà derivanti dal farne uno basato su un monologo teatrale, ma lui era convinto di ciò che voleva fare. Gli storici del cinema fino ad ora hanno considerato la carriera da regista di Newman come composta da soli sei film, ma adesso, forse, potrebbero aggiungere anche questa pellicola.

Jalon, che ha visto ciò che rimane dal film, dice che l’uso de silenzi gli ha ricordato i lavori di Samuel Beckett, le luci le pellicole espressioniste tedesche, ed è rimasto colpito anche dalle musiche di David Amram, che ha ricordato quando Newman lo chiamò dicendogli che stava per fare il suo primo film: «Lui voleva essere un artista, non un’altra celebrità egocentrica», ha detto a Jalon.