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A Parigi hanno appena venduto una ghigliottina

Qualche giorno fa a Parigi è stata venduta una ghigliottina. Lo «strumento di morte», come lo descrive Le Parisien, è stato battuto all’asta per 8 mila euro, risale al XIX secolo e la sua vendita, sempre secondo la testata locale, è perfettamente legale, anche se alcuni la considerano di cattivo gusto. La domanda però è: che genere di persona si compra una ghigliottina? E com’è che una una ghigliottina finisce venduta all’asta?

Il New York Times indaga su queste domande, raccontando i retroscena della vendita. Oggi la ghigliottina è associata soprattutto alla Rivoluzione francese e in effetti fu introdotta in quel periodo, però in Francia è stata utilizzata per vari secoli, dal 1792 al 1977, e in questo lasso di tempo sono state ghigliottinate ben 4600 persone. L’ultima persona ghigliottinata è stato Hamida Djandoubi, un cittadino tunisino condannato per omicidio. La ghigliottina che è stata venduta di recente, però, non è mai stata utilizzata per uccidere qualcuno: è una replica di una ghigliottina dei tempi della Rivoluzione, realizzata circa un secolo più tardi. Il fatto che non sia “sporca di sangue” aiuta forse a rendere la vicenda meno inquietante.

ghigliottina

Per qualche ragione (il Nyt non riesce a raccontare il come e il perché) la ghigliottina di cui stiamo parlando si trovava da diversi anni in un locale jazz di Parigi, Le Caveau des Oubliettes, che però ha tentato di disfarsene già in passato. Nel 2011 la ghigliottina era stata già messa all’asta, e venduta per una cifra ben più alta (parliamo di oltre 200 mila euro): se l’era aggiudicata un oligarca russo, e secondo alcune indiscrezioni che però non sono verificabili avrebbe partecipato all’asta anche Lady Gaga. Il problema però fu che il miliardario russo non riuscì a portarsela a casa, perché le autorità moscovite gli fecero dei problemi al momento dell’importazione, così la ghigliottina rimase nel locale parigino.

Recentemente però Le Caveau des Oubliettes è fallito e la ghigliottina è stata nuovamente messa all’asta. Questa volta se l’è aggiudicata, per una cifra molto più abbordabile, un tale Christophe Février, un imprenditore quarantottenne e padre di quattro figli che vive a Château-Gontier. Cosa l’ha spinto a un acquisto così singolare? Al New York Times Février ha raccontato che possedere una ghigliottina era il suo sogno da qualche anno, di non essere affatto attratto dall’associazione dello strumento con la morte e tenuto a specificare di non essere un tipo a cui piace la roba da feticisti. Più banalmente, la ghigliottina è un oggetto di interesse storico e associato all’identità francese.

 

Nell’immagine: una ghigliottina (finta) utilizzata in una manifestazione politica del 2005; una litografia antica (Getty)