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I gatti soffrono di stanchezza ai baffi

Se il vostro gatto non mangia la pappa o i croccantini che gli lasciate nella ciotola, potrebbe non essere soltanto per inappetenza o per via di gusti schizzinosi: alcuni gatti, riporta il New York Times, soffrono di «affaticamento dei baffi», cioè una condizione «diagnosticata a partire da tempi relativamente recenti, che molti (ma non tutti) i veterinari prendono sul serio». In pratica, si tratterebbe di un problema di sfregamento dei baffi dovuto alla forma delle ciotole: «Quando i gatti devono immergere il muso in una ciotola profonda, i baffi sfregano sui lati», spiega Jennifer Kingson, la business news editor del Nyt, e questo provoca una sensazione sgradevole «che spinge i gatti a rovesciare il cibo per terra, a litigare con altri gatti o innervosirsi al momento della pappa».

Il sito specializzato PetMD, una testata divulgativa per i proprietari di animali, ha intervistato un esperto, il veterinario Neil Marrinan, che esercita all’Old Lyme Veterinary Hospital del Connecticut, proprio su questo tema. E riporta: «Si può pensare all’affaticamento dei gatti come un overload di informazioni che provocano dello stress. Visto che i baffi sono molto sensibili, ogni volta che il tuo gatto viene in contatto con un oggetto o nota un movimento, anche un piccolo cambiamento di una corrente d’aria o un piccolo sfregamento sul muso, dei messaggi vengono trasmessi dagli organi sensoriali che si trovano alla base dei baffi al cervello, dice Marrinan».

Tuttavia la stessa testata riporta anche l’opinione di una veterinaria: Cathy Lund di City Kitty, che opera in una clinica di Providence, nel Rhode Island, mette in dubbio l’esistenza dell’affaticamento dei baffi, o se non altro ritiene che non sia una condizione seria. In ogni caso alcune ditte specializzate in prodotti per animali hanno messo in commercio ciotole con forme speciali, che secondo loro eviterebbero questo fastidio ai gatti (e che sono, peraltro, piuttosto costose). Kingson, la giornalista del New York Times, nota però che, per risolvere il problema, basterebbe utilizzare un comunissimo piatto piano.

Nelle immagini: Una ragazzina bulgara con il suo gatto, a un’esibizione felina tenuta a Sofia nel marzo del 2006 (Valentina Petrova/AFP/Getty Images)