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Franzen contro i gatti

Jonathan Franzen odia i gatti perché ama gli uccelli. E i gatti, si sa, mangiano gli uccelli. La logica conclusione, sostiene l’autore di Freedom e di Purity, è che «i gatti devono morire affinché gli uccelli possano vivere».

Recentemente lo scrittore ha infatti tessuto le lodi di un libro contro i gatti di prossima pubblicazione. Il testo in questione si intitola Cat Wars: The Devastating Consequences of a Cuddly Killer e uscirà ad ottobre per i tipi della Princeton University Press. I due autori, il naturalista dello Smithsonian Peter Marra e il giornalista Chris Santella, sostengono che «sempre più dati scientifici confermano che i gatti randagi stanno uccidendo uccelli e altri animali a milioni, soltanto negli Stati Uniti».

Birds And Beasts

Sulla fascetta pubblicitaria del saggio, riporta The New Republic, compare un endorsement di Franzen: «A pochissime persone piace pensare al problema disastroso che i gatti randagi rappresentano per la biodiversità, e ancora meno hanno il coraggio di parlarne apertamente. Il libro di Marra e Santella è quindi doppiamente benvenuto. È una lettura importante per chiunque abbia a cuore la natura. Con il suo approccio pacato e scientifico, e grazie al modo in cui tratta con compassione una questione molto scivolosa, questo è anche un libro che si potrebbe leggere per piacere».

In precedenza, il celebre romanziere non aveva fatto mistero del suo essere disposto a sacrificare i gatti per salvare gli uccelli: «La posizione della comunità degli amanti degli uccelli è che dobbiamo sbarazzarci dei gatti allo stato brado, e questo significa che i gatti devono morire», ha detto Franzen, stando a quanto riferisce il magazine New York. «La cosa ci dispiace, ma ci sentiamo giustificati da un punto di vista morale».

 

Un gatto e un pappagallo “amici” fra loro, fotografati nel 1970 (Henty/Three Lions/Getty Images). Un gatto cerca di catturare un pappagallo, 1940 circa (Keystone/Getty)