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«Spectacular». Come Esquire esalta The Young Pope

Il prossimo 15 gennaio The Young Pope, la serie di Paolo Sorrentino con Jude Law nei panni di un pontefice fuori dai canoni, debutterà sul canale via cavo Hbo. Per l’occasione, molti media americani sono usciti con recensioni e commenti sul prodotto televisivo, pezzi perlopiù entusiasti o molto positivi. Tra questi ultimi spicca quello del magazine Esquire, che definisce la serie «un buco nero bellissimo, terribile e coinvolgente».

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Nell’articolo firmato da Eric Thurm sul sito del magazine, al lavoro di Sorrentino vengono affiancate molte definizioni (ce n’è anche una diversamente lusinghiera: «una pubblicità estesa di Giorgio Armani»), ma il tono generale è iper-celebrativo.

The Young Pope, which makes generous use of EDM in its soundtrack, features a papal dressup montage and takes several opportunities to linger on the contours of Jude Law’s mouth—all in the same scene—is roughly what would happen if Ryan Murphy directed House of Cards after simultaneously developing a serious cocaine habit and an obsession with Italian cinema. Which is to say, it’s perfect.

Thurm scrive che «è meraviglioso assistere a dialoghi innaturali sia perché l’istituto della Santa Sede è innaturale che perché al papa stesso non importa di usare le buone maniere», lodando la caratterizzazione del personaggio di Lenny Belardo, il pontefice interpretato da Jude Law, «circondato da uomini difficili, lui è il più difficile di tutti». E, parlando di leader ultraconservatori, cinici e bugiardi si può tracciare un parallelo tra Belardo e Trump, ovviamente, scrive l’autore di Esquire, ma è arduo pensare che il miliardario newyorkese sia altrettanto machiavellico – cioè intelligente – o in grado di vestirsi altrettanto bene.

«The Young Pope non è per tutti», si legge ancora nel pezzo, che precisa: «È uno show che sembra disegnato per imitare un mucchio di generi diversi, e poi scava sempre più a fondo in ognuno di essi per diventare qualcosa che va oltre, immune alla parodia». E, dice l’autore senza mezzi termini, «ne sono ossessionato […] The Young Pope è vero, ed è spettacolare».